NONE, ILMED LOGISTICA

Un’altra azienda in crisi: la Ilmed Logistic, impresa logistica che lavora nell’ambito dei ricambi Fiat, ha annunciato il licenziamento collettivo dei 250 lavoratori che operano nello stabilimento nonese (l’ultimo dei capannoni industriali dell’area “Ex Indesit”). Tutti soci della cooperativa “New Coop”. Esasperazione e rabbia questa mattina davanti ai cancelli della NN Euroball, multinazionale che produce sfere per cuscinetti, dopo l’annuncio che domani partirà la procedura per il licenziamento di 77 dipendenti su un totale di crica 270. A protestare somo oltre un centinaio di lavoratori. «E’ la prima volta che accade una cosa del genere in questo stabilimento -spiegano […]
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Un’altra azienda in crisi: la Ilmed Logistic, impresa logistica che lavora nell’ambito dei ricambi Fiat, ha annunciato il licenziamento collettivo dei 250 lavoratori che operano nello stabilimento nonese (l’ultimo dei capannoni industriali dell’area “Ex Indesit”). Tutti soci della cooperativa “New Coop”.

Esasperazione e rabbia questa mattina davanti ai cancelli della NN Euroball, multinazionale che produce sfere per cuscinetti, dopo l’annuncio che domani partirà la procedura per il licenziamento di 77 dipendenti su un totale di crica 270. A protestare somo oltre un centinaio di lavoratori. «E’ la prima volta che accade una cosa del genere in questo stabilimento -spiegano le Rsu della Uilm- abbiamo dato tanto in questi anni, accettando cassa integrazione, riduzione di stipendi e turni di lavoro più duri e adesso ci fanno questo». Dall’inizio dell’anno sono state 10.000 le ore di Cig nello stabilimento di corso Torino e allo stesso tempo sono state richieste 400 ore di straordinario. «Sono il segnale che l’azienda intende speculare sulla crisi -continuano le Rsu-  tra l’altro ultimamente sono stati assunti due dirigenti e ingaggiati due consulenti, pagati a peso d’oro: chiediamo che i sacrifici vengano distributi su tutti e che la rotazione della cassa integrazione venga realmente rispettata, l’Inps faccia dei controlli». Per quanto riguarda la mobilità il sindacato chiede: «In alternativa si applichi il contratto di solidarietà, ci rifiutiamo di discutere di ulteriori sacrifici con la spada di Damocle dei licenziamenti». Oggi pomeriggio è attesa in fabbrica una delegazione della giunta di Pinerolo.

 

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