RIFORMA FORNERO

La riforma Fornero del governo Monti approvata con i voti del Pd di Bersani e del Pdl di Berlusconi sta dando i suoi frutti. Nei primi nove mesi del 2012 risultano 640mila rapporti di lavoro interrotti con un licenziamento (tra individuali e collettivi), il che significa un aumento dell’11% sul 2011. Nello stesso periodo le dimissioni sono diminuite dell’8,7% passando da 1,22 milioni a 1,1 milioni. Vediamo come, invece, le assunzioni si sono divise tra i vari contratti disponibili nel terzo trimestre 2012, cioè con la riforma Fornero in vigore: oltre il 67% delle assunzioni è stato formalizzato con contratti a termine (1,65 milioni), solo […]
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La riforma Fornero del governo Monti approvata con i voti del Pd di Bersani e del Pdl di Berlusconi sta dando i suoi frutti.

Nei primi nove mesi del 2012 risultano 640mila rapporti di lavoro interrotti con un licenziamento (tra individuali e collettivi), il che significa un aumento dell’11% sul 2011.

Nello stesso periodo le dimissioni sono diminuite dell’8,7% passando da 1,22 milioni a 1,1 milioni.

Vediamo come, invece, le assunzioni si sono divise tra i vari contratti disponibili nel terzo trimestre 2012, cioè con la riforma Fornero in vigore: oltre il 67% delle assunzioni è stato formalizzato con contratti a termine (1,65 milioni), solo il 17,5% a tempo indeterminato (430.912) e il 6,4% con contratti di collaborazione (156.845 unità). L’apprendistato ha riguardato appena il 2,5% delle assunzioni.

Rispetto ai mesi precedenti si registra un crollo per le collaborazioni (-22,5%) e per gli “altri contratti” flessibili (-24,3%).

Grazie Bersani

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