INGOVERNABILITA’, MEGLIO COSI’

Con questi risultati elettorali sarà un bel problema fare un governo forte, di lungo periodo e come operai dobbiamo saper sfruttare la situazione. I borghesi si dividono secondo i loro interessi economici e si fanno la guerra. Gli industriali dei diversi settori in guerra fra loro, i piccoli contro i grandi, i banchieri a stringere il credito e tutti a chiedere meno tasse. La piccola borghesia impiegatizia e delle libere professioni, gli artigiani e la piccola impresa protestano contro la corruzione politica, che costa, mentre loro sono rovinati dalla crisi. In questa situazione formare un governo che governi è […]
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Con questi risultati elettorali sarà un bel problema fare un governo forte, di lungo periodo e come operai dobbiamo saper sfruttare la situazione. I borghesi si dividono secondo i loro interessi economici e si fanno la guerra. Gli industriali dei diversi settori in guerra fra loro, i piccoli contro i grandi, i banchieri a stringere il credito e tutti a chiedere meno tasse. La piccola borghesia impiegatizia e delle libere professioni, gli artigiani e la piccola impresa protestano contro la corruzione politica, che costa, mentre loro sono rovinati dalla crisi. In questa situazione formare un governo che governi è una utopia, per gli operai è meglio così e quelli che hanno votato contro tutti, non andando a votare, hanno fatto la scelta giusta. L’ultimo governo sostenuto da Berlusconi e Bersani, quello di Monti, in 13 mesi ha fatto una sola cosa bene: la riforma delle pensioni contro gli operai, i più colpiti.  La revisione dell’articolo 18, contro gli operai combattivi, i più colpiti. Ha trovato anche il tempo di dare a Riva la possibilità di ammazzare gli operai dell’Ilva contro le stesse decisioni della Magistratura.

Grillo esaurita la sua campagna contro il ceto politico, anche se riuscirà a riformarlo dalle radici rimarrà sempre l’uomo dell’economia piccola, ecologica, socialmente razionale, ma sempre e soprattutto profittabile, sempre e sopratutto concorrenziale, sempre e sopratutto sulle spalle degli operai. I suoi ingegneri anonimi, i suoi tecnici di rete, i suoi piccoli padroncini arrabbiati lo indirizzeranno bene su come bisogna trattare gli operai in produzione. Li conosciamo.

Tutta la piccola borghesia rifondarola, diventata etica è stata spazzata via, la loro critica del sistema a mezza voce, perbenista è impallidita di fronte alla tempesta critica sollevata da Grillo.

Il campo nemico non riesce a darsi un governo stabile? Bene, come operai siamo così rovinati dalla crisi, divisi, attaccati da ogni parte, che abbiamo bisogno di ancora un pò di tempo per riorganizzarci. Fra gridare ai politici “arrendetevi siete circondati” e gridarlo ai padroni c’è una bella differenza , per questa differenza sostanziale non abbiamo votato Grillo e sfrutteremo la fase di instabilità per costruire il nostro partito.

 Il partito operaio 

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