BASTA SOLDI AI LADRI

Redazione di Operai contro, 20 anni fa più di 34 milioni e mezzo di italiani dissero di sì al referendum per eliminare il finanziamento ai partiti. Invece i partiti se ne fottono della democrazia e si prendono i soldi. Finora si è trattato di quasi 200 milioni di euro l’anno, considerando i rimborsi per tutte le elezioni – politiche, europee e regionali – che vengono incassati appunto in rate annuali. Ora, dopo la riforma dello scorso luglio, questa cifra si è all’incirca dimezzata. E per le sole elezioni politiche del 24 e 25 febbraio la torta che i partiti […]
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Redazione di Operai contro,

20 anni fa più di 34 milioni e mezzo di italiani dissero di sì al referendum per eliminare il finanziamento ai partiti.

Invece i partiti se ne fottono della democrazia e si prendono i soldi.

Finora si è trattato di quasi 200 milioni di euro l’anno, considerando i rimborsi per tutte le elezioni – politiche, europee e regionali – che vengono incassati appunto in rate annuali. Ora, dopo la riforma dello scorso luglio, questa cifra si è all’incirca dimezzata. E per le sole elezioni politiche del 24 e 25 febbraio la torta che i partiti dovrebbero spartirsi durante la legislatura ammonta, secondo l’Ansa, a 159 milioni. Una somma che verrà ripartita proporzionalmente ai voti presi.

Calcolando tutto in euro (fino al 2001 c’era la lira), si è infatti passati, considerando solo i rimborsi per le elezioni politiche, dai 47 milioni di contributi erogati complessivamente ai partiti per le politiche del 1994 agli oltre 500 milioni previsti per le consultazioni del 2008. La spesa a carico dei contribuenti si è insomma decuplicata in 14 anni.

Questa la chiamano democrazia

Un lettore di Genova

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