ILVA DI TARANTO, SCIOPERO A OLTRANZA AL MOF

L’Usb (Unione sindacale di base) ha proclamato uno sciopero a oltranza nello stabilimento di Taranto a partire da oggi e finchè non sarà revocato l’accordo Ilva-sindacati del 10 novembre 2010 sulla riorganizzazione del lavoro nel reparto Movimento ferroviario, dove il 30 ottobre scorso è morto il locomotorista Claudio Marsella. Una delegazione del Mof, insieme con i dirigenti dell’Usb, ha incontrato oggi il direttore dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza dell’Asl) “per evidenziare ancora una volta – è detto in una nota – la grave situazione relativa alla carenza di sicurezza nel reparto”. L’Unione sindacale di base denuncia “l’atteggiamento […]
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L’Usb (Unione sindacale di base) ha proclamato uno sciopero a oltranza nello stabilimento di Taranto a partire da oggi e finchè non sarà revocato l’accordo Ilva-sindacati del 10 novembre 2010 sulla riorganizzazione del lavoro nel reparto Movimento ferroviario, dove il 30 ottobre scorso è morto il locomotorista Claudio Marsella.

Una delegazione del Mof, insieme con i dirigenti dell’Usb, ha incontrato oggi il direttore dello Spesal (Servizio di prevenzione e sicurezza dell’Asl) “per evidenziare ancora una volta – è detto in una nota – la grave situazione relativa alla carenza di sicurezza nel reparto”. L’Unione sindacale di base denuncia “l’atteggiamento vessatorio posto in atto dai preoposti del reparto Mof nei confronti dei lavoratori che chiedono solo maggiore sicurezza”.

Il sindacato “ritiene che il mancato o ritardato intervento di chi ne ha competenza e facoltà di agire, possa contribuire a rendere maggiormente rischioso il lavoro, ricordando che altre anomalie riscontrate e un incidente grave avvenuto presso lo stesso reparto in data 29 dicembre, non possono essere sottovalutati”.

L’Usb, conclude la nota, “intima all’azienda Ilva di osservare una corretta gestione del personale Mof e, al contempo, la diffida per il comportamento improvvido adottato dai preposti nei confronti di quei lavoratori che chiedono il rispetto della sicurezza e che ricevono, in cambio, maltrattamenti e provvedimenti disciplinari”.

ILVA

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