USARE LA TESTA , MOSTRARE GLI ARTIGLI

Egregio Direttore, gli operai sono esclusi perfino dalle promesse elettorali, come se non esistessero. Considerati  impotenti al punto che i partiti borghesi, non si debbano neanche più preoccupare di promettere loro la carota. Tenuti in nessuna considerazione, un corpo estraneo della società. Nessun candidato, nessun partito parla di noi, solo le statistiche sono costrette a non ignorarci per pura contabilità: siamo tra quei 580 lavoratori tra lavoratori che ogni giorno perdono il lavoro. La cassa integrazione senza ritorno, la mobilità ovvero il licenziamento, le fabbriche che chiudono e quelle in crisi, in troppe situazioni sono passate lisce. Non possiamo […]
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Egregio Direttore,

gli operai sono esclusi perfino dalle promesse elettorali, come se non esistessero.

Considerati  impotenti al punto che i partiti borghesi, non si debbano neanche più preoccupare di promettere loro la carota. Tenuti in nessuna considerazione, un corpo estraneo della società.

Nessun candidato, nessun partito parla di noi, solo le statistiche sono costrette a non ignorarci per pura contabilità: siamo tra quei 580 lavoratori tra lavoratori che ogni giorno perdono il lavoro.

La cassa integrazione senza ritorno, la mobilità ovvero il licenziamento, le fabbriche che chiudono e quelle in crisi, in troppe situazioni sono passate lisce. Non possiamo più permetterlo.

Non possiamo più limitarci a ringhiare, dobbiamo usare la testa e mostrare gli artigli.

Opponiamoci in modo risoluto ai licenziamenti, al nostro totale annientamento sociale.

Colleghiamoci con le fabbriche che resistono per imparare a resistere.

Organizziamo il Partito Operaio.

Con simpatia, saluti operai.

 

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