BEN VENGA IL PARTITO OPERAIO

Caro Operai Contro, pagine e pagine dei maggiori quotidiani parlano delle dimissioni del papa. Altri articoli riguardano i candidati elettorali delle prossime elezioni, con le loro chiacchiere e i loro simboli. Poi notizie  legate ad altro, esempio il festival di Sanremo, gli arresti al vertice di Finmeccanica, la denuncia a Formigoni. ecc. ecc. I fatti e le notizie si avvicendano giorno per giorno, ma ho notato che per i giornali e i mezzi d’informazione in genere, c’è sempre qualcosa di più interessante delle nostre ragioni e dei nostri problemi, normalmente relegati in un angolino, salvo eccezionalmente affrontarli come “fenomeni”, […]
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Caro Operai Contro,

pagine e pagine dei maggiori quotidiani parlano delle dimissioni del papa. Altri articoli riguardano

i candidati elettorali delle prossime elezioni, con le loro chiacchiere e i loro simboli. Poi notizie  legate ad altro, esempio il festival di Sanremo, gli arresti al vertice di Finmeccanica, la denuncia a Formigoni. ecc. ecc.

I fatti e le notizie si avvicendano giorno per giorno, ma ho notato che per i giornali e i mezzi d’informazione in genere, c’è sempre qualcosa di più interessante delle nostre ragioni e dei nostri problemi, normalmente relegati in un angolino, salvo eccezionalmente affrontarli come “fenomeni”, o come realtà inoppugnabili, situazioni immodificabili, al più qualche promessa di miglioria, ma sostanzialmente, le sfiga se la tenga chi ce l’ha. Dove per sfiga sono i problemi legati alla nostra vita ed al lavoro, (quest’ultimo quando c’è), ovvero legati a quella gran parte di lavoratori che, per condizioni sociali ed economiche, sono assimilabili agli operai.

Questa mia riflessione, lungi dall’essere una “scoperta”, mi porta a pensare che un Partito Operaio potrebbe costituire un punto di riferimento, anche per quanti come me, lavoratori non operai, ci troviamo senza alcun riferimento negli attuali partiti. Abbiamo perso da tempo ogni fiducia in quella masnada di cosidetti rappresentanti del popolo, che tanti come me, (finché andavo a votare), sceglievano con una crocetta sulla scheda elettorale.

Caro Operai Contro posso assicurarti che pur non essendo operai, anche noi non ne possiamo più di questo andazzo, di questa condizione che, per dirne solo una, non garantisce il lavoro, neanche in condizioni di precarietà.

Disertiamo le urne.

Basta farci prendere in giro.

Benvenga il Partito Operaio.

Una lavoratrice non operaia, pendolare Lecco – Milano.

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