Archive for Luglio 28th, 2018

  • Redazione di Operai Contro, Sono tornati in libertà la presunta caporale Maria Macchia, incaricata di reclutare i braccianti e segnare le presenze, l’amministratore e l’addetto alla contabilità dell’azienda agricola Extrafrutta di Bisceglie, Bernardino Pedone e Massimo Dell’Orco, accusati di aver pagato per anni 2 mila braccianti agricoli a circa 2 euro e 50 l’ora, facendoli lavorare fino a 14 ore consecutive. Viene da chiedersi: Per quale motivo il gip li ha rimessi  in liberta? Le accuse erano sbagliate? No le accuse erano vere il gip del Tribunale di Bari Rosanna de Cristofaro li ha rimessi in libertà perchè hanno […] 0

    LOTTA AL CAPORALATO

    Redazione di Operai Contro, Sono tornati in libertà la presunta caporale Maria Macchia, incaricata di reclutare i braccianti e segnare le presenze, l’amministratore e l’addetto alla contabilità dell’azienda agricola Extrafrutta di Bisceglie, Bernardino Pedone e Massimo Dell’Orco, accusati di aver pagato per anni 2 mila braccianti agricoli a circa 2 euro e 50 l’ora, facendoli lavorare fino a 14 ore consecutive. Viene da chiedersi: Per quale motivo il gip li ha rimessi  in liberta? Le accuse erano sbagliate? No le accuse erano vere il gip del Tribunale di Bari Rosanna de Cristofaro li ha rimessi in libertà perchè hanno […]

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  • Caro Operai Contro, i padroni fingono di strapparsi i capelli per la riduzione dei contratti a termine da 36 a 24 mesi, e per la richiesta della “causale”, nel caso di rinnovo dopo i primi 12 mesi. In pratica i padroni non vogliono dire la “causa”, per la quale non assumono a tempo indeterminato; e non lo vogliono dire perché si scoprirebbe che la natura continuativa del lavoro rientrerebbe nelle assunzioni a tempo indeterminato, e non a tempo determinato. Impietositi dai padroni che piangono miseria, il ministro del lavoro Di Maio non dice più di voler abolire il Jobs […] 0

    Governo del cambiamento”: nuove regole a favore dei padroni

    Caro Operai Contro, i padroni fingono di strapparsi i capelli per la riduzione dei contratti a termine da 36 a 24 mesi, e per la richiesta della “causale”, nel caso di rinnovo dopo i primi 12 mesi. In pratica i padroni non vogliono dire la “causa”, per la quale non assumono a tempo indeterminato; e non lo vogliono dire perché si scoprirebbe che la natura continuativa del lavoro rientrerebbe nelle assunzioni a tempo indeterminato, e non a tempo determinato. Impietositi dai padroni che piangono miseria, il ministro del lavoro Di Maio non dice più di voler abolire il Jobs […]

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