Archive for Maggio 18th, 2018

  • Nel momento in cui scriviamo la Lega e i 5 Stelle stanno cercando in tutti i modi di comporre un governo, stanno contrattando sul programma e stanno cercando un presidente del consiglio. Se abbandonassimo il campo dai giudizi prettamente politici sui personaggi e andassimo oltre le apparenze ci accorgeremmo che siamo di fronte ad un tentativo di accordo fra due grandi gruppi di piccola borghesia, l’una collocata a Nord e l’altra al Sud. La prima rappresentata dalla Lega, piccoli e medi padroncini, artigiani, impiegati con privilegi da salvaguardare, negozianti di paese, una piccola borghesia che nella crisi ha paura […] 0

    LA FATICOSA SCALATA AL GOVERNO DELLA PICCOLA BORGHESIA

    Nel momento in cui scriviamo la Lega e i 5 Stelle stanno cercando in tutti i modi di comporre un governo, stanno contrattando sul programma e stanno cercando un presidente del consiglio. Se abbandonassimo il campo dai giudizi prettamente politici sui personaggi e andassimo oltre le apparenze ci accorgeremmo che siamo di fronte ad un tentativo di accordo fra due grandi gruppi di piccola borghesia, l’una collocata a Nord e l’altra al Sud. La prima rappresentata dalla Lega, piccoli e medi padroncini, artigiani, impiegati con privilegi da salvaguardare, negozianti di paese, una piccola borghesia che nella crisi ha paura […]

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  • Caro Operai Contro, con la Fornero i vecchi assunti possono essere licenziati in qualsiasi momento per motivi “economici”. I nuovi assunti col Jobs act possono essere licenziati ringraziando le “tutele crescenti” di Renzi. Gli assunti con i cosidetti contratti “atipici”, hanno il licenziamento incorporato nell’assunzione. Mentre con i “nuovi lavori” non si è nemmeno assunti, ogni giorno il padrone può chiamarti o meno sullo smartphone. Un bel ricatto generale su tutti gli operai, una situazione su cui riflettere per l’agibilità e la resistenza operaia in fabbrica e sui posti di lavoro. Se è vero che gli operai l’agibilità in […] 0

    OGNI GIORNO 3,38 OPERAI MORTI SUL LAVORO

    Caro Operai Contro, con la Fornero i vecchi assunti possono essere licenziati in qualsiasi momento per motivi “economici”. I nuovi assunti col Jobs act possono essere licenziati ringraziando le “tutele crescenti” di Renzi. Gli assunti con i cosidetti contratti “atipici”, hanno il licenziamento incorporato nell’assunzione. Mentre con i “nuovi lavori” non si è nemmeno assunti, ogni giorno il padrone può chiamarti o meno sullo smartphone. Un bel ricatto generale su tutti gli operai, una situazione su cui riflettere per l’agibilità e la resistenza operaia in fabbrica e sui posti di lavoro. Se è vero che gli operai l’agibilità in […]

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  • Caro Operai Contro rabbia, sgomento e tanto clamore per un paio di giorni, ma poi non si chiede neanche la rimozione dei responsabili messi dal padrone. Dopo gli infortuni mortali sul lavoro, il responsabile della sicurezza nominato dall’azienda resta al suo posto, il sindacato esprime il proprio cordoglio e proclama lo sciopero di “protesta”. Una protesta più che altro verbale, che non ha visto finora la messa a ferro e a fuoco di quartieri o città, se si pensa che ogni giorno assistiamo ad una strage di 4 operai per il profitto dei padroni. Come ad una naturale morte […] 0

    Infortuni sul lavoro: Scioperi senza obbiettivi

    Caro Operai Contro rabbia, sgomento e tanto clamore per un paio di giorni, ma poi non si chiede neanche la rimozione dei responsabili messi dal padrone. Dopo gli infortuni mortali sul lavoro, il responsabile della sicurezza nominato dall’azienda resta al suo posto, il sindacato esprime il proprio cordoglio e proclama lo sciopero di “protesta”. Una protesta più che altro verbale, che non ha visto finora la messa a ferro e a fuoco di quartieri o città, se si pensa che ogni giorno assistiamo ad una strage di 4 operai per il profitto dei padroni. Come ad una naturale morte […]

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  • La Prima guerra mondiale è costata al proletariato italiano 680 mila morti, mezzo milione di invalidi e mutilati, un milione di feriti. A conferma del fatto che, tolti i cenacoli nazionalisti e le ridotte schiere dell’interventismo cosiddetto democratico o “rivoluzionario”, la gran massa dei coscritti visse la guerra come tragica fatalità o come immane macello a cui sottrarsi, parlano gli atti dei tribunali militari: 870 mila denunce, delle quali 470 mila per renitenza; 350 mila processi celebrati; circa 170 mila pene detentive, tra le quali 15 mila all’ergastolo; 4028 condanne a morte (in gran parte in contumacia), delle quali […] 0

    La grande adunata degli Alpini e la piccola adunata dei (gesti) refrattari

    La Prima guerra mondiale è costata al proletariato italiano 680 mila morti, mezzo milione di invalidi e mutilati, un milione di feriti. A conferma del fatto che, tolti i cenacoli nazionalisti e le ridotte schiere dell’interventismo cosiddetto democratico o “rivoluzionario”, la gran massa dei coscritti visse la guerra come tragica fatalità o come immane macello a cui sottrarsi, parlano gli atti dei tribunali militari: 870 mila denunce, delle quali 470 mila per renitenza; 350 mila processi celebrati; circa 170 mila pene detentive, tra le quali 15 mila all’ergastolo; 4028 condanne a morte (in gran parte in contumacia), delle quali […]

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  • La battaglia per la produzione ed il controllo del mercato dell’acciaio è in piena espansione. La produzione annua a livello mondiale si aggira attorno a 1,6 miliardi di tonnellate di acciaio con un certo riequilibrio tra domanda e offerta, con un aumento della produttività complessiva, negli ultimi 35 anni (1982-2018) in crescita del 225%, la sola Cina produce il 50% della acciaio mondiale in circolazione, un enorme produzione in continua crescita ed espansione. Di conseguenza le più grandi società produttrici di acciaio mondiale stanno cercando di accorpare ed assorbire il maggior numero di acciaierie nella prospettiva di aumentare la […] 0

    4000 posti di lavoro in meno e taglio dei salari questa la “cura” per L’ilva

    La battaglia per la produzione ed il controllo del mercato dell’acciaio è in piena espansione. La produzione annua a livello mondiale si aggira attorno a 1,6 miliardi di tonnellate di acciaio con un certo riequilibrio tra domanda e offerta, con un aumento della produttività complessiva, negli ultimi 35 anni (1982-2018) in crescita del 225%, la sola Cina produce il 50% della acciaio mondiale in circolazione, un enorme produzione in continua crescita ed espansione. Di conseguenza le più grandi società produttrici di acciaio mondiale stanno cercando di accorpare ed assorbire il maggior numero di acciaierie nella prospettiva di aumentare la […]

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