Archive for Maggio 10th, 2017

  •   Decima settimana di presidio delle portinerie della Innse contro i licenziamenti e contro la nuova richiesta di altri 11 mesi CIGS per “riorganizzazione” che il padrone ha chiesto. La grande notizia di oggi è che il giudice del lavoro del tribunale di Milano, davanti a cui avevamo in corso la causa dei primi 19 provvedimenti disciplinari comminati dal padrone, ha respinto la richiesta dell’azienda di confermare tutti i provvedimenti disciplinari a nostro carico.  Un sostanziale successo contro l’arroganza del padrone che sta tentando di  utilizzare tutti i mezzi possibili per contrastare la nostra lotta. Vincere una controversia in […] 0

    Aggiornamento dai cancelli della Innse del 10 maggio.

      Decima settimana di presidio delle portinerie della Innse contro i licenziamenti e contro la nuova richiesta di altri 11 mesi CIGS per “riorganizzazione” che il padrone ha chiesto. La grande notizia di oggi è che il giudice del lavoro del tribunale di Milano, davanti a cui avevamo in corso la causa dei primi 19 provvedimenti disciplinari comminati dal padrone, ha respinto la richiesta dell’azienda di confermare tutti i provvedimenti disciplinari a nostro carico.  Un sostanziale successo contro l’arroganza del padrone che sta tentando di  utilizzare tutti i mezzi possibili per contrastare la nostra lotta. Vincere una controversia in […]

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  • Come è noto, il 2 maggio, nel piazzale antistante la Stazione Centrale di Milano (largo duca d’Aosta), si è svolta una retata in grande stile, con largo spiegamento di sbirraglia, impiego di elicotteri e polizia a cavallo (che i milanesi non vedevano da decenni). Una retata che evocava i tempi lugubri della Repubblica di Salò, con i nazifascisti a caccia di braccia proletarie da sfruttare … e poi eliminare. Il piazzale della Stazione è un punto di aggregazione per le migliaia di profughi che, dal Sud del mondo, affluiscono a Milano in cerca di scampo. La loro presenza disturba […] 0

    Milano: cronache di ordinario razzismo Retate, manfrine, pesci in barile e collusi per la gestione della forza lavoro a buon mercato

    Come è noto, il 2 maggio, nel piazzale antistante la Stazione Centrale di Milano (largo duca d’Aosta), si è svolta una retata in grande stile, con largo spiegamento di sbirraglia, impiego di elicotteri e polizia a cavallo (che i milanesi non vedevano da decenni). Una retata che evocava i tempi lugubri della Repubblica di Salò, con i nazifascisti a caccia di braccia proletarie da sfruttare … e poi eliminare. Il piazzale della Stazione è un punto di aggregazione per le migliaia di profughi che, dal Sud del mondo, affluiscono a Milano in cerca di scampo. La loro presenza disturba […]

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  •   si é svolto un picchetto davanti alla GLS di Sesto Ulteriano contro la repressione che la cooperativa ha messo in atto contro Mendoza, delegato degli operai che hanno ripreso la lotta, dopo le vittorie del 2015 che avevano imposto l’applicazione integrale del CCNL di settore. – Rispetto delle 39 ore settimanali – Riduzione dei carichi di lavoro (aumentati dall’azienda per sopperire all’aumento del costo della forza lavoro dopo gli scioperi del 2015 – Rispetto delle indennità di mansione previste dal CCNL – Piena agibilità sindacale per gli operai Questa la piattaforma di lotta, inaccettabile per i padroni che, […] 0

    ULTIMA ORA DALLA GLS

      si é svolto un picchetto davanti alla GLS di Sesto Ulteriano contro la repressione che la cooperativa ha messo in atto contro Mendoza, delegato degli operai che hanno ripreso la lotta, dopo le vittorie del 2015 che avevano imposto l’applicazione integrale del CCNL di settore. – Rispetto delle 39 ore settimanali – Riduzione dei carichi di lavoro (aumentati dall’azienda per sopperire all’aumento del costo della forza lavoro dopo gli scioperi del 2015 – Rispetto delle indennità di mansione previste dal CCNL – Piena agibilità sindacale per gli operai Questa la piattaforma di lotta, inaccettabile per i padroni che, […]

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  • TEKNOROT İŞÇİLERİ! KAZANMAK İÇİN ŞU NOKTALARA DİKKAT EDELİM!Teknorot işçisi kardeşler! Daha önce yaptığımız direnişler de bize gösteriyor ki, direniş bir irade savaşı şeklinde geçer. Karşı taraf kendisini kararlı ve uzlaşmaz göstermeye çalışır. Umutsuzluk ve yılgınlık yaymak ister. Kesinlikle konuşmam, görüşmem der. Bu arada polis gücünü kullanmak ister. Yaptığınız yasadışı der. Müdahale olacak der. Bu tür söylentiler özellikle yayılmaya çalışılır. Şunu unutmayın mutlaka içinizde yönetimle bağlantılı kişiler olabilir. Bunlar özellikle böyle davranıyor da olabilir. Kesinlikle umutsuzluğa kapılmayın. Gücünüz birliğinizdedir. Bir sıkıntı gördüğünüzde anında önlem almalısınız. Bunun karşısında hep yüzünüz gülsün ve kesinlikle alanda dağılmaya izin vermeyin. Özellikle dışarıdan işçilerin, ailelerin […] 0

    TURCHIA: LA LOTTA DEGLI OPERAI DELLA TEKNOROT

    TEKNOROT İŞÇİLERİ! KAZANMAK İÇİN ŞU NOKTALARA DİKKAT EDELİM!Teknorot işçisi kardeşler! Daha önce yaptığımız direnişler de bize gösteriyor ki, direniş bir irade savaşı şeklinde geçer. Karşı taraf kendisini kararlı ve uzlaşmaz göstermeye çalışır. Umutsuzluk ve yılgınlık yaymak ister. Kesinlikle konuşmam, görüşmem der. Bu arada polis gücünü kullanmak ister. Yaptığınız yasadışı der. Müdahale olacak der. Bu tür söylentiler özellikle yayılmaya çalışılır. Şunu unutmayın mutlaka içinizde yönetimle bağlantılı kişiler olabilir. Bunlar özellikle böyle davranıyor da olabilir. Kesinlikle umutsuzluğa kapılmayın. Gücünüz birliğinizdedir. Bir sıkıntı gördüğünüzde anında önlem almalısınız. Bunun karşısında hep yüzünüz gülsün ve kesinlikle alanda dağılmaya izin vermeyin. Özellikle dışarıdan işçilerin, ailelerin […]

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    FRANCIA: UNA NUOVA ERA

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  • Redazione di  Operai Contro, La Casa Bianca è pronta a inviare 3mila militari in Afghanistan per “iniziare a vincere” la guerra nel Paese, scrive il Washington Post citando fonti del Pentagono. I soldati a stelle e strisce si andrebbero ad aggiungere agli 8.300 presenti su territorio afghano I Taliban  controllano o hanno influenza sul 40% dell’intero territorio, Questo è il risultato di 16 anni di guerra. Oltre 4000 civili uccisi e 8000 feriti sono il risultato dei criminali USA che occupano il paese. Il mondo civile occidentale tace e applaude gli assassini USA Un lettore 0

    Afghanistan, Usa pronti a inviare altri 3mila soldati

    Redazione di  Operai Contro, La Casa Bianca è pronta a inviare 3mila militari in Afghanistan per “iniziare a vincere” la guerra nel Paese, scrive il Washington Post citando fonti del Pentagono. I soldati a stelle e strisce si andrebbero ad aggiungere agli 8.300 presenti su territorio afghano I Taliban  controllano o hanno influenza sul 40% dell’intero territorio, Questo è il risultato di 16 anni di guerra. Oltre 4000 civili uccisi e 8000 feriti sono il risultato dei criminali USA che occupano il paese. Il mondo civile occidentale tace e applaude gli assassini USA Un lettore

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  •   AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LORO SEDI COMUNICATO STAMPA  Domenica 14 Maggio 2017 ‘ MANI SULLA SANITA’: la RIVOLTA’ Palazzo della Cultura- Sala Grandi Piazza Allende Ore 18,00 Ozzano Emilia ( Bo ) Ingresso libero   0

    MANI SULLA SANITA’: LA RIVOLTA

      AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE LORO SEDI COMUNICATO STAMPA  Domenica 14 Maggio 2017 ‘ MANI SULLA SANITA’: la RIVOLTA’ Palazzo della Cultura- Sala Grandi Piazza Allende Ore 18,00 Ozzano Emilia ( Bo ) Ingresso libero  

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  • Caro Operai Contro, si era impegnato “a sciogliere alcuni nodi legate alla cessione dello stabilimento di Portovesme”. Invece Carlo Calenda ministro dello Sviluppo economico è letteralmente sparito dalla circolazione, e nessuno riesce a sentirlo. L’annunciata ripartenza dell’Alcoa sembra configurarsi anche stavolta come l’ennesima bufala. Cos’altro dedurre dal comportamento del ministro Calenda? Nel governo dei padroni a turno fanno promesse agli operai, per logorare la loro resistenza, tirano le vertenze alle calende greche, sperando che gli operai si arrendano. Più lotte operaie sconfitte, più potenziali focolai di ribellioni, che organizzate in un partito, possono avere un peso ben diverso, e […] 0

    Alcoa: ministro latitante da un mese

    Caro Operai Contro, si era impegnato “a sciogliere alcuni nodi legate alla cessione dello stabilimento di Portovesme”. Invece Carlo Calenda ministro dello Sviluppo economico è letteralmente sparito dalla circolazione, e nessuno riesce a sentirlo. L’annunciata ripartenza dell’Alcoa sembra configurarsi anche stavolta come l’ennesima bufala. Cos’altro dedurre dal comportamento del ministro Calenda? Nel governo dei padroni a turno fanno promesse agli operai, per logorare la loro resistenza, tirano le vertenze alle calende greche, sperando che gli operai si arrendano. Più lotte operaie sconfitte, più potenziali focolai di ribellioni, che organizzate in un partito, possono avere un peso ben diverso, e […]

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