Archive for Luglio 5th, 2016

  • dal fattoquotidiano Le principali aziende belliche europee che vendono armi nelle aree di conflitto da cui fuggono i profughi sono le stesse che stanno traendo profitto dalla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea, grazie alla loro potente lobby che detta la politica alla Commissione europea. Tra queste spicca l’italiana Finmeccanica-Leonardo. Lo rivela il rapporto “Guerre di frontiera. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa”, promosso dalla Ong olandese Stop Wapenhandel e pubblicato dal Transnational Institute. Il rapporto, diffuso in Italia dalla Rete Italiana per il Disarmo, analizza il fiorente mercato della sicurezza delle […] 0

    “Chi vende armi ai Paesi in guerra guadagna con controlli alle frontiere Ue. Anche Finmeccanica”

    dal fattoquotidiano Le principali aziende belliche europee che vendono armi nelle aree di conflitto da cui fuggono i profughi sono le stesse che stanno traendo profitto dalla crescente militarizzazione delle frontiere dell’Unione europea, grazie alla loro potente lobby che detta la politica alla Commissione europea. Tra queste spicca l’italiana Finmeccanica-Leonardo. Lo rivela il rapporto “Guerre di frontiera. Come i produttori di armamenti traggono profitto dalla tragedia dei rifugiati in Europa”, promosso dalla Ong olandese Stop Wapenhandel e pubblicato dal Transnational Institute. Il rapporto, diffuso in Italia dalla Rete Italiana per il Disarmo, analizza il fiorente mercato della sicurezza delle […]

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  • Redazione di Operai Contro, in Iraq la guerra iniziata nel 2003 non è finita. I terroristi USA hanno ucciso con i loro bombardamenti democratici e umanitari piu’ di un milione di persone. L’Irak è ormai diviso in tre: l’Irak dei Kurdi, l’Irak dei sunniti, l’Irak degli sciiti. La guerra durerà ancora a lungo, nessuno sa come dividere l’Irak tra Sciiti e Sunniti Bande di mercenari: Kurdi, Iraniani, del governo fantoccio di Bagdad percorrono l’Irak ammazzando uomini, donne e bambini. Li guidano gli assassini USA che iniziarono i bombardamenti nel 2003 per impossessarsi del petrolio. La scena si ripete in […] 0

    SIRTE: SI RIPETE LA GUERRA IN IRAQ

    Redazione di Operai Contro, in Iraq la guerra iniziata nel 2003 non è finita. I terroristi USA hanno ucciso con i loro bombardamenti democratici e umanitari piu’ di un milione di persone. L’Irak è ormai diviso in tre: l’Irak dei Kurdi, l’Irak dei sunniti, l’Irak degli sciiti. La guerra durerà ancora a lungo, nessuno sa come dividere l’Irak tra Sciiti e Sunniti Bande di mercenari: Kurdi, Iraniani, del governo fantoccio di Bagdad percorrono l’Irak ammazzando uomini, donne e bambini. Li guidano gli assassini USA che iniziarono i bombardamenti nel 2003 per impossessarsi del petrolio. La scena si ripete in […]

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  • Caro Operai Contro, con i tagli alla sanità decisi dal governo Renzi, continua il declassamento che trasforma gli ospedali in lazzaretti, così potrà curarsi solo chi ha i soldi, in forme e cliniche private. Nel milanese dopo la soppressione di interi reparti agli ospedali, come Vaprio D’Adda e Cernusco sul Naviglio, ora i tagli toccano l’ospedale Serbelloni di Gorgonzola, dove la direzione ha annunciato la chiusura dell’Oncologia e dell’Hospice. L’ospedale “rimarrà così spogliato di tutti i reparti ospedalieri”. Come sempre in questi casi, i tagli vengono presentati come una necessità per potenziare l’ospedale stesso, così assicurano il direttore dell’ospedale […] 0

    Meno ospedali più lazzaretti: si cura chi ha i soldi

    Caro Operai Contro, con i tagli alla sanità decisi dal governo Renzi, continua il declassamento che trasforma gli ospedali in lazzaretti, così potrà curarsi solo chi ha i soldi, in forme e cliniche private. Nel milanese dopo la soppressione di interi reparti agli ospedali, come Vaprio D’Adda e Cernusco sul Naviglio, ora i tagli toccano l’ospedale Serbelloni di Gorgonzola, dove la direzione ha annunciato la chiusura dell’Oncologia e dell’Hospice. L’ospedale “rimarrà così spogliato di tutti i reparti ospedalieri”. Come sempre in questi casi, i tagli vengono presentati come una necessità per potenziare l’ospedale stesso, così assicurano il direttore dell’ospedale […]

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