Corrispondenza di un’operaia. Alla prova dei fatti le misure per lavorare in sicurezza sono una presa in giro. Qui è la Piaggio di Pontedera ma sono decine di migliaia le fabbriche nelle stesse condizioni. Per tutte deve valere la regola: niente sicurezza, niente lavoro.
Ieri, come prima
giornata niente male.
•Mascherine 8 ore che non ti fanno
arrivare ossigeno al cervello
• sulle catene di montaggio è
rimasto tutto come se non ci fosse mai stata una pandemia, su molte
postazioni anche 3 lavoratori
• le pause a scorrimento non
solo hanno i minuti contati ma non rispettano neanche l ocra
•
bagni indecenti COME SEMPRE
• i gel per le mani, invece di
aumentare sembrano spariti
•file alla rilevazione della
febbre con entrata e uscita dalla solita porta
• alla mensa
piatto già confezionato con quella bistecca di maiale dura con due
finocchi insieme per contorno.
• sempre in mensa, con la
mezz’ora, rispettando il metro della fila, ti devi ingozzare per
rientrare in orario in catena.
• nelle salette stop, sia
interne che esterne, sono state tolte moltissime sedute
•
molti lavorati si sono trovati in difficoltà con i trasporti
pubblici
Tutti problemi sollevati a ogni riunione ma
INASCOLTATI.
A peggiorare tutto questo, arriva anche il caldo.
PRODUZIONE FATTA E PIAGGIO RINGRAZIA.
In
tutto questo mi viene a mente il Sindaco di Pontedera che qualche
giorno fa, parlando di fase due, ha rilasciato un intervista davanti
alla Piaggio elogiando il lavoro svolto al ” tavolo rotondo”
tra sindacati e Piaggio.
Sindaco che non ha speso una parola
(altri l’hanno fatto) la settimana degli scioperi a marzo in piena
pandemia dove i lavoratori chiedevano sicurezza e chiusura della
fabbrica.
A.T. operaia Piaggio
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