Sempre più allo scoperto il bluff dell’“eccellenza lombarda”

Caro Operai Contro, come un sottomarino che riemerge, ogni giorno viene allo scoperto il bluff della “eccellenza lombarda”, la grossa mistificazione esaltata prima da Formigoni, poi da Maroni, nell’ordine gli ultimi due presidenti della regione Lombardia. Il bluff dell’“eccellenza lombarda”, diventa più evidente ogni volta che operai e pendolari ne pagano il prezzo con la loro vita, o abitanti dei quartieri popolari vengono intossicati da discariche incendiate: – cedimento strutturale dei ponti che crollano, altri sono chiusi perché pericolanti. – disseminati anche in Lombardia discariche abusive e “terre dei fuochi”. – continua strage sul lavoro, sono già 19 gli […]
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Caro Operai Contro,

come un sottomarino che riemerge, ogni giorno viene allo scoperto il bluff della “eccellenza lombarda”, la grossa mistificazione esaltata prima da Formigoni, poi da Maroni, nell’ordine gli ultimi due presidenti della regione Lombardia. Il bluff dell’“eccellenza lombarda”, diventa più evidente ogni volta che operai e pendolari ne pagano il prezzo con la loro vita, o abitanti dei quartieri popolari vengono intossicati da discariche incendiate:

– cedimento strutturale dei ponti che crollano, altri sono chiusi perché pericolanti.

– disseminati anche in Lombardia discariche abusive e “terre dei fuochi”.

– continua strage sul lavoro, sono già 19 gli operai morti in Lombardia nei primi 25 giorni del 2018. – Ai disservizi su diverse linee dei treni pendolari, si è aggiunto il disastro del treno deragliato alle porte di Milano per cedimento dei binari, 3 pendolari morti, decine di feriti tra cui 5 gravi.

Non sono fatalità, non sono calamità naturali, ma la fame di profitto che ha inghiottito anche gli stanziamenti per la prevenzione degli infortuni, la manutenzione del servizio pubblico, il corretto smaltimento dei rifiuti.

Ogni volta che operai, pendolari strati dei quartieri popolari restano vittime del bluff dell’“eccellenza lombarda”, i politici razzisti dichiarati o camuffati, sono tristi perché non possono dare la colpa agli immigrati e non possono puntare il dito contro “il meridione arretrato”.

Saluti da un lettore non votante di Pioltello

 

Nota dell’ANSA

Treno deragliato a Pioltello, tre morti e cinque feriti gravi

Decine di feriti lievi. Il treno di pendolari era partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi

Un treno delle ferrovie Trenord è deragliato tra Pioltello e Segrate, alle porte di Milano. Il convoglio era partito da Cremona e diretto sa Milano Porta Garibaldi. Sul luogo dell’incidente sono all’opera i Vigili del fuoco. Il bilancio provvisorio di quanto accaduto è di tre donne morte e cinque feriti gravi, un centinaio i feriti lievi. Le operazioni per estrarre i feriti che erano rimasti incastrati nelle lamiere sono terminate.

Le vittime del deragliamento sono tre donne: Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39 anni, di Cernusco sul Naviglio e Ida Maddalena Milanesi, aveva 61 anni, originaria di Caravaggio (Bergamo).

Un cedimento strutturale di circa 20 centimetri di binario, circa due chilometri più indietro rispetto al luogo del deragliamento del treno regionale Trenod, è stato accertato dai tecnici di Rete Ferroviaria Italia. Lo si apprende da fonti della stessa Rfi. Attraverso indagini successive si dovrà stabilire se il cedimento del binario sia stato causa o effetto del deragliamento del treno.

I tecnici hanno escluso qualsiasi malfunzionamento degli scambi della stazione di Pioltello. Al contrario, è risultato che i sistemi di sicurezza della rete hanno funzionato: i sensori posizionati sugli scambi hanno rilevato il passaggio anomalo di alcune vetture del treno ed hanno disposto a “via impedita” tutti i sistemi di segnalamento, bloccando di fatto la circolazione nell’area.

Sono state tre le vetture del treno regionale 10452 Cremona – Treviglio – Milano Porta Garibaldi uscite dai binari. Il treno – secondo una prima ricostruzione di Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce l’infrastruttura – ha percorso con alcune ruote fuori dalle rotaie circa due chilometri prima che una delle tre vetture impattasse un palo della trazione elettrica e si accartocciasse. A quel punto il treno si è scomposto.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo sull’incidente.

Sulla massicciata le immagini dei Vigili del fuoco permettono di vedere due carrozze, quelle centrali, intraversate, a 90 gradi l’una rispetto all’altra. Nel punto di giuntura, in quell’angolo, decine di pompieri sono a lavoro con tutti i mezzi disponibili per tagliare le lamiere.

“Abbiamo individuato un cedimento tra vagoni ma sono ancora in corso tutti gli accertamenti per chiarire il quadro”, ha detto il questore di Milano Marcello Cardona, arrivato sul luogo del deragliamento del treno avvenuto questa mattina all’altezza di Seggiano di Pioltello (Milano). L’ipotesi che si sta facendo largo è che si sia trattato di un problema allo scambio.

A causa del deragliamento del treno regionale 10452, fra Milano e Brescia il traffico ferroviario è sospeso sia sulla linea direttissima , sia sulla linea “lenta”. Fermi anche i treni di Trenitalia, secondo quanto si apprende da Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs).

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