VERSO UN NUOVO ANTIFASCISMO. CONTRO L’ANTIFASCISMO ELETTORALE

GENOVA: COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA ANTIFASCISTA Nè Santi nè Eroi. In merito all’accoltellamento del nostro compagno e della strumentalizzazione mediatica che chi, per interessi palesemente elettorali, sta utilizzando per rifarsi un volto con l’antifascismo. Ribadiamo che il nostro antifascismo è fuori dai salotti. E’ nelle strade con i nostri compagni e le nostre compagne. Questa lotta di umanità e resistenza che media e partiti borghesi hanno sempre fatto passare come guerra tra bande per infangare la verità, noi la stiamo pagando con denunce e aggressioni. Abbiamo perso tanti compagni che l’infamia fascista ha ucciso. Noi siamo i compagni e le compagne […]
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GENOVA: COMUNICATO DELL’ASSEMBLEA ANTIFASCISTA

Nè Santi nè Eroi.

In merito all’accoltellamento del nostro compagno e della

strumentalizzazione mediatica che chi, per interessi palesemente elettorali,

sta utilizzando per rifarsi un volto con l’antifascismo.

Ribadiamo che il nostro antifascismo è fuori dai salotti. E’ nelle strade

con i nostri compagni e le nostre compagne.

Questa lotta di umanità e resistenza che media e partiti borghesi hanno

sempre fatto passare come guerra tra bande per infangare la verità, noi la

stiamo pagando con denunce e aggressioni. Abbiamo perso tanti compagni che l’infamia

fascista ha ucciso.

Noi siamo i compagni e le compagne di Carlo, Dax, Valerio, Auro, Renato,

Nicola, Emmanuel, Sandrine. Siamo le compagne e i compagni di tutti i

migranti morti nel mediterraneo e per attraversare le frontiere, anche loro

vivono nella nostra lotta.

La retorica sulla legalità, come la criminalizzazione della violenza non ci

interessa. Preferiamo dire le cose come stanno, cercare le responsabilità

dello sdoganamento delle destre e di chi per anni, intorno a un fantomatico

dibattito democratico, ha fatto passare i fascisti in tv, gli ha offerto le

sedi e li finanzia. Non ci stupiamo, perché sappiamo che questi si muovono

solo per i loro interessi e per questo noi siamo altro.

Intendiamo dire forte e chiaro che quello che è successo a Genova non è un

episodio isolato: i compagni e le compagne delle altre città e paesi lo

vivono quotidianamente e da anni. Quest’attenzione mediatica è

opportunistica. Rifiutiamo i vostri riflettori, la vostra finta

indignazione, non ci strumentalizzerete per i vostri interessi politici.

Non siete e mai sarete i nostri interlocutori.

Continueremo a contrastare le politiche fasciste di governo dal decreto

Minniti Orlando, al jobs act, alla buona scuola, agli accordi con la Libia.

Continueremo a lottare contro l’odio, l’omofobia, la xenofobia, la guerra

tra poveri che il neofascismo promuove.

Noi siamo ALTRO.

Ci vediamo in piazza De Ferrari il 3 febbraio.

Non un passo indietro!

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