Sosteniamo il picchetto alla Motta di Cinisello Balsamo

LUNEDÍ ORE 6.30 TUTTI DAVANTI ALLA MOTTA Spa VIA MANARA 3 CINISELLO BALSAMO SOL COBAS   Una settimana fa 10 operai della Motta entravano in sciopero per contrastare l’accordo sindacale con cui CGIL e UIL davano il via libera ai licenziamenti di 20 operai, causa trasferimento della produzione in Spagna. L’ennesima operazione di macellazione sociale compiuta  pur di salvaguardare i profitti accumulati in decenni di sfruttamento. Il comitato di lotta degli operai Motta, dopo una settimana ininterrotta di sciopero chiama quindi alla mobilitazione per lunedi mattina, dalle ore 6.30, con l’obiettivo di opporsi allo smantellamento dei macchinari destinati alla […]
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LUNEDÍ ORE 6.30

TUTTI DAVANTI ALLA MOTTA Spa

VIA MANARA 3

CINISELLO BALSAMO

SOL COBAS

 

Una settimana fa 10 operai della Motta entravano in sciopero per contrastare l’accordo sindacale con cui CGIL e UIL davano il via libera ai licenziamenti di 20 operai, causa trasferimento della produzione in Spagna. L’ennesima operazione di macellazione sociale compiuta  pur di salvaguardare i profitti accumulati in decenni di sfruttamento.

Il comitato di lotta degli operai Motta, dopo una settimana ininterrotta di sciopero chiama quindi alla mobilitazione per lunedi mattina, dalle ore 6.30, con l’obiettivo di opporsi allo smantellamento dei macchinari destinati alla Spagna, di cancellare l’accordo infame siglato dai Confederali e imporre soluzioni diverse dal licenziamento.

La presenza quotidiana degli operai dell’INNSE, oltre che di alcune realtà politiche locali, a sostegno di questa difficile battaglia apre nuovi spazi all’unica prospettiva possibile per la classe operaia: resistere con ogni mezzo necessario allo sfruttamento padronale e allargare, nella lotta, l’unità dal basso.

 
 

La vicenda della Motta Alfedo SpA, una conceria ultra-centenaria di Cinisello Balsamo, é uno dei tanti simboli del tentativo di macellazione sociale che ben rappresenta il quadro sociale ed economico contemporaneo.

Dopo decenni di accumulazione di profitti il padrone non ha più nessuna possibilità di far fruttare

il suo capitale ed é costretto a trasferire la produzione altrove, laddove il costo del lavoro é minore (nel suo caso in Spagna).

Noi operai, che con la nostra fatica decennale abbiamo creato le sue fortune(di un tempo), oggi diventiamo per lui un ostacolo e quindi…dobbiamo essere fisicamente cancellati.

Non ci restano che due alternative:

1) Farci cogliere da un profondo spirito umanitario verso chi non ce la fa piú a stare a galla ed é costretto a scendere (per il momento) dalla sua nave di lusso e salire sulla sua personale scialuppa di salvataggio (vale a dire lo spostamento della produzione nella sua fabbrica a Madrid);

2) Esprimere l”attaccamento al nostro interesse operaio e rifiutarci di affogare per tenere a galla lui e la sua scialuppa.

I Sindacati confederali, sottoscrivendo l’accordo di mobilità che autorizza i licenziamenti in cambio di un’elemosina che la Motta potrà(forse) decidere di devolvere ai condannati a morte, ha deciso di schierarsi a favore della prima ipotesi.

Gli operai che non vogliono sacrificarsi sull’altare del profitto, invece scelgono la seconda.

La resistenza degli operai dell’INNSE, ci ha insegnato che é nostro dovere tentare di rovesciare la nave che ci affonda sulla testa e che, se proprio dobbiamo morire travolti dalle onde della crisi.…il suo vecchio comandante deve morire con noi!

Per questo é stato convocato lo sciopero di lunedì 22 maggio a partire dalle ore 7 davanti ai cancelli della fabbrica.

L’obiettivo é molto semplice: cancellare l’accordo siglato dai burocrati sindacali. Se ci sono operai disposti volontariamente ad andarsene… lo faranno.

Tutti gli altri lotteranno con noi per impedire lo spostamento della fabbrica in Spagna.

 NO AI LICENZIAMENTI!
 FUORI CGIL-CISL-UIL DAL SINDACATO DEGLI OPERAI!
 LA FABBRICA É NOSTRA E NON LA MOLLIAMO!

 

Comitato di lotta Operai Motta

 Milano, 18 maggio 2017               www.solcobas.org

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