Blocco stradale dei 1.300 operai licenziati

Caro Operai Contro, 1.300 operai licenziati del settore tessile del Marghine e della Baronia in Sardegna, hanno nuovamente manifestato con un blocco stradale vicino a Ottana. Il sindacato rivendica “le politiche attive sul lavoro”, ma di fatto questi 1.300 operai licenziati, sono da due anni senza ammortizzatori sociali. L’assessore regionale aveva fatto balenare la possibilità della cassa integrazione in deroga, finora non s’è visto niente. Certo darebbe un po’ di respiro, anche se come disoccupati non cambierebbe la prospettiva. La rimozione di questa società che ci porta in rovina, diventa sempre più chiaramente la strada da percorrere. Il partito […]
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Caro Operai Contro,

1.300 operai licenziati del settore tessile del Marghine e della Baronia in Sardegna, hanno nuovamente manifestato con un blocco stradale vicino a Ottana. Il sindacato rivendica “le politiche attive sul lavoro”, ma di fatto questi 1.300 operai licenziati, sono da due anni senza ammortizzatori sociali. L’assessore regionale aveva fatto balenare la possibilità della cassa integrazione in deroga, finora non s’è visto niente. Certo darebbe un po’ di respiro, anche se come disoccupati non cambierebbe la prospettiva. La rimozione di questa società che ci porta in rovina, diventa sempre più chiaramente la strada da percorrere. Il partito operaio serve per questo percorso, perciò sono d’accordo.

Saluti da un affezionato lettore

 

 

Nuova manifestazione di protesta dei lavoratori tessili della provincia di Nuoro: di questa mattina il blocco stradale sulla 131 Dcn, vicino al bivio per Ottana (foto Ansa). Gli ex dipendenti delle fabbriche tessili del Marghine e della Baronia si sono riversati sulla statale, alle 10,30, rallentando il traffico e distribuendo volantini per ricordare a tutti la loro vertenza: dopo aver perso il lavoro, da circa due anni, in 1.300 sono senza ammortizzatori sociali.

La protesta, che vede insieme i lavoratori e i sindacati di Cgil Cisl e Uil, ha creato disagi agli automobilisti ma tutto è sotto controllo da parte delle forze dell’ordine. “Con questa nuova manifestazione vogliamo mantenere alta la tensione sulla vertenza dei tessili nel Nuorese – hanno spiegato Jose Mattana, Katy Contini e Tore Sini, segretari territoriali di categoria di Cgil, Cisl e Uil -. Ci sono 1300 lavoratori senza nessun sostentamento, da quando nel 2015 si sono ritrovati senza ammortizzatori sociali”.

“Il primo punto delle nostre rivendicazioni – hanno sottolineato i sindacalisti – sono le politiche attive sul lavoro affinché queste famiglie tornino ad avere una dignità, ma nel frattempo rivendichiamo il diritto a percepire gli ammortizzatori sociali che darebbero sostentamento e sarebbero una boccata d’ossigeno importante. C’è stata una apertura da parte all’assessore del Lavoro, Virginia Mura, sulla mobilità in deroga ma i lavoratori non hanno mai visto un euro. È ora che la Regione si svegli e dia risposte a questa area del Nuorese che non ce la fa più”.“Ci scusiamo con gli automobilisti – hanno ribadito le organizzazioni sindacali – ma stiamo portando avanti la nostra battaglia sempre con rispetto verso gli altri e cercando di creare il minor disagio possibile”.

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