L’OTTIMISMO DI RENZI E SOCI

Redazione di operai contro, il gangster Renzi continua con la sua propaganda dell’ottimismo. I padroni devono essere fiduciosi nell’abilità del delinquente. Devono credere che i profitti aumenteranno grazie alla sua genialità. L’ISTAT conferma che la ripresina c’è. Ma a noi operai cosa viene in tasca? Niente o peggio, lo sfruttamento degli operai occupati aumenterà. I disoccupati cresceranno. I pensionati continueranno a fare la fame. Noi operai non abbiamo da rallegrarci della “ripresina”. Noi operai dobbiamo smetterla di piangere e dobbiamo organizzarci. Costruire il Partito Operaio per seppellire i padroni in tutto il mondo. Noi operai non abbiamo niente da […]
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Redazione di operai contro,

il gangster Renzi continua con la sua propaganda dell’ottimismo. I padroni devono essere fiduciosi nell’abilità del delinquente. Devono credere che i profitti aumenteranno grazie alla sua genialità. L’ISTAT conferma che la ripresina c’è. Ma a noi operai cosa viene in tasca? Niente o peggio, lo sfruttamento degli operai occupati aumenterà. I disoccupati cresceranno. I pensionati continueranno a fare la fame. Noi operai non abbiamo da rallegrarci della “ripresina”. Noi operai dobbiamo smetterla di piangere e dobbiamo organizzarci. Costruire il Partito Operaio per seppellire i padroni in tutto il mondo. Noi operai non abbiamo niente da guadagnare dalla sopravvivenza dei padroni italiani. Noi operai dobbiamo lottare per imporre la nostra dittatura.

Un operaio

Cronaca Ansa

Una ‘ripresina’, che va avanti moderata, nonostante la bassa inflazione, il rallentamento internazionale e le difficoltà che ancora permangono nel mondo del lavoro. E che, soprattutto, continuerà anche nei prossimi mesi. E’ quella che vede l’Istat nell’analisi mensile sull’andamento dell’economia italiana. La crescita insomma, non si dovrebbe interrompere, nonostante alcuni segnali “eterogenei” che ancora provengono dai diversi settori, con l’industria che ricomincia a vedere bel tempo stabile ma le costruzioni che stentano a ripartire, anche se il mercato del mattone sta dando i primi segnali positivi.

Mentre il premier Matteo Renzi fa una nuova iniezione di ottimismo, assicurando che il prossimo anno il Paese farà “ancora meglio”, l’istituto di statistica non fornisce ‘forchette’ o previsioni specifiche, ma conferma che “prosegue l’evoluzione moderatamente positiva dell’economia italiana” e che “l’espansione dell’attività economica” non si arresterà. Certo, particolare apprensione per il quadro italiano ma anche europeo continua a destarla la bassa inflazione, vista “l’attuale fase di prolungata debolezza della dinamica dei prezzi” che “non trova riscontro nel recente passato” e che rischia di “minare l’efficacia della politica monetaria” della Bce, tutta incentrata proprio sulla rialzo dell’inflazione. Ma la nota dolente per il sistema economico italiano rimane quello del lavoro, che ha un trend sì positivo ma ancora non decolla e, anzi, ha subito a settembre e ottobre una vera e propria “battuta di arresto”.

Senza contare che c’è stato un calo “marcato” della disoccupazione, influenzato però anche “dall’aumento degli inattivi”. E proprio sul fronte della disoccupazione arriva l’allarme della Uil sulla cassa integrazione in deroga: accanto a un nuovo calo della cassa integrazione (-34% in 11 mesi), infatti, c’è invece una “sostanziale tenuta” della Cassa Straordinaria, “l’unico dato veritiero dal punto di vista socio-economico”, cosa che “non può non preoccupare”. Alcuni segnali positivi, comunque, iniziano ad arrivare anche dal Sud, come certificano Confindustria e Srm, secondo i quali pur con una performance meno brillante del resto del Paese il Pil nel Mezzogiorno nel 2015 dovrebbe crescere dello 0,2% mentre la ripresa dovrebbe consolidarsi nel 2016 con una crescita del Pil dell’1%.

 

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