Le scuole crollano, resta la campagna elettorale di Renzi

Caro Operai Contro, la “buona scuola” di Renzi crolla letteralmente senza bisogno di terremoti e bombardamenti. Come è possibile che edifici costruiti negli anni ’60 e ’70 si sbriciolino su se stessi da un momento all’altro? I predecessori di Renzi invece del cemento hanno messo terra e sputo, e i soldi per il cemento li hanno messi in tasca dividendoli con i padroni costruttori. Renzi continua la loro opera. Per “risparmiare”, non demolisce le strutture fatiscenti, tantomeno le fa sistemare, evidentemente spera che questi crolli provochino un po’ di morti, giusto per sfoltire le fila degli insegnanti, o casualmente […]
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Caro Operai Contro,

la “buona scuola” di Renzi crolla letteralmente senza bisogno di terremoti e bombardamenti. Come è possibile che edifici costruiti negli anni ’60 e ’70 si sbriciolino su se stessi da un momento all’altro? I predecessori di Renzi invece del cemento hanno messo terra e sputo, e i soldi per il cemento li hanno messi in tasca dividendoli con i padroni costruttori.

Renzi continua la loro opera. Per “risparmiare”, non demolisce le strutture fatiscenti, tantomeno le fa sistemare, evidentemente spera che questi crolli provochino un po’ di morti, giusto per sfoltire le fila degli insegnanti, o casualmente dei disoccupati e dei pensionati.

Renzi continua a circolare a piede libero. Le prediche in giro per le scuole, le assunzioni fatte e quelle promesse, insieme ai 500 euro agli insegnanti, sono tutte misure a sostegno della propria campagna elettorale. Il “cantico” di Renzi sulla buona scuola, è solo un pezzo del museo delle sue mega cazzate. Allego dal Mattino di Napoli

Saluti da Portici.

NAPOLI – Si sono sbriciolate due palazzine dell’università di Veterinaria, quella della presidenza e degli uffici dei ricercatori. Un boato fragoroso, tanta paura per i residenti di via degli Angeli alle Croci.

Era stata una mattinata di paura nel centro di Napoli, a ridosso del dipartimento di veterinaria e produzione animale dell’Università Federico II di Napoli, alle spalle dell’orto botanico a via Foria, per una voragine che aveva provocato diverse crepe in una palazzina adiacente al dipartimento.

Crepe che ben presto si sono estese anche a due palazzine della facoltà di Veterinaria, una risalente agli anni ’60 e l’altra ai ’70. Edifici che, viste le crepe, erano in pratica rimasti chiusi. Una saggia decisione che ha evitato una vera e propria tragedia. Ancora sconosciute le cause della voragine, così come la sua entità. I vigili del fuoco stanno effettuando i primi sopralluoghi.

A darne notizia, in mattinata, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e il conduttore de La radiazza, Gianni Simioli. «In pratica la voragine creatasi in via Santa Maria degli Angeli alle Croci, alle spalle dell’Orto botanico, nei pressi di piazza Carlo III, sta provocando gravi danni ai palazzi circostanti e l’edificio che confina con la facoltà sta letteralmente crollando» hanno aggiunto Borrelli e Simioli sottolineando che “diverse abitazioni sono state evacuate e lo stesso dipartimento di veterinaria è stato chiuso perché potrebbe essere coinvolto dal crollo”.

«A Napoli non si fanno verifiche, dei palazzi e delle strade, da anni, forse, addirittura dai tempi del terremoto in alcuni casi, mentre sarebbe necessario controllare la stabilità di edifici e strade per evitare il ripetersi di episodi simili che oggi, solo per un caso, non ha provocato una tragedia – hanno aggiunto Borrelli e Simioli per i quali «ora bisogna intervenire al più presto perché non è possibile che un dipartimento importante quale è quello di Veterinaria e decine di persone siano costrette a stare per strada».

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