Nutrire il pianeta con camole e scarafaggi

Caro Operai Contro, Ban ki-Moon segretario dell’Onu e Mattarella capo di Stato in Italia, si sono incontrati all’Expo per la giornata mondiale dell’alimentazione. Il primo depreca il vergognoso spreco di risorse, il secondo annuncia che la generazione fame zero sta per nascere. Propaganda, propaganda e ancora propaganda, per far passar lucciole per lanterne. Expo doveva nutrire il pianeta. Ma ovvietà a parte, non ha fatto proprio niente per impedire che una sola persona sulla faccia della terra, ogni giorno muoia più di fame. La vera novità dell’Expo (ma preesistente ad esso) è la propaganda del cibo “alternativo”, con dimostrazioni […]
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Caro Operai Contro,

Ban ki-Moon segretario dell’Onu e Mattarella capo di Stato in Italia, si sono incontrati all’Expo per la giornata mondiale dell’alimentazione. Il primo depreca il vergognoso spreco di risorse, il secondo annuncia che la generazione fame zero sta per nascere. Propaganda, propaganda e ancora propaganda, per far passar lucciole per lanterne.

Expo doveva nutrire il pianeta. Ma ovvietà a parte, non ha fatto proprio niente per impedire che una sola persona sulla faccia della terra, ogni giorno muoia più di fame.

La vera novità dell’Expo (ma preesistente ad esso) è la propaganda del cibo “alternativo”, con dimostrazioni nei padiglioni e con ricette spiegate e cucinate in diretta televisiva: vermi, scarafaggi, camole, larve fritte, spiedini di cavallette, insetti vari. E poi panini di coccodrillo e di zebra. Una propaganda subdola e sibillina, seppur non detto chiaramente, lascia filtrare il messaggio: non c’è cibo per tutti, imparate a mangiare questi cibi, che in parte potete procurarvi da soli, come raccoglier funghi o castagne, andare a caccia, o pescare sulle rive dei fiumi, dei laghi del mare.

Ma a parte il procacciamento domestico e occasionale, assolutamente inadeguato e insufficiente, in realtà la produzione basata sul profitto, nega una degna sopravvivenza a milioni di uomini e ogni giorno ne vede altrettanti morire di fame. E neanche la “scoperta” di nuovi cibi risolverebbe il problema, perché una volta entrati nel circuito, sarebbero solo una possibile variante alimentare di chi già si nutre.

Invece di “nutrire il pianeta”, Expo ha nutrito di profitti legali e non, aziende e faccendieri con la complicità della politica che ha stanziato denari pubblici. Hanno messo in piedi il grande baraccone divorando anzitempo i finanziamenti senza finire i lavori e, ben lieto il governo Renzi stanziò altri denari per la grande famiglia del magna magna.

Le prediche di Ban Ki-Moon e Mattarella, non sono che una passerella che calpesta milioni di donne, uomini e bambini che ogni giorno muoiono di fame, altrettanti che vivono di stenti e altri appesi al filo dei sussidi e delle associazione caritatevoli.

Saluti da un lettore

 

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