Furlan serva dei padroni non rappresenta gli operai

Redazione Operai Contro, Sono Giuseppe operaio metalmeccanico in una fabbrica dell’alto lago di Como e iscritto alla Fiom da parecchi anni, mi permetto di scrivervi perché sono sempre più incazzato per come vanno male le cose per noi operai. Da una parte il governo di Renzi e Poletti non fà altro che soddisfare e quindi mettere in pratica tutte le richieste di Confindustria cioè dei padroni che hanno voluto eliminare l’articolo 18 e attuare la nuova riforma del lavoro mantenendo ancora in vigore i contratti interinali e ottenendo totale libertà per licenziare gli operai come e quando vogliono i […]
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Redazione Operai Contro,

Sono Giuseppe operaio metalmeccanico in una fabbrica dell’alto lago di Como e iscritto alla Fiom da parecchi anni, mi permetto di scrivervi perché sono sempre più incazzato per come vanno male le cose per noi operai. Da una parte il governo di Renzi e Poletti non fà altro che soddisfare e quindi mettere in pratica tutte le richieste di Confindustria cioè dei padroni che hanno voluto eliminare l’articolo 18 e attuare la nuova riforma del lavoro mantenendo ancora in vigore i contratti interinali e ottenendo totale libertà per licenziare gli operai come e quando vogliono i padroni stessi. Dall’altra parte noi operai non siamo per niente tutelati da chi dovrebbe farlo cioè il sindacato,

il quale da anni ma da tanti anni acconsente al nostro sfruttamento con orari di lavoro lunghi e massacranti, continuiamo ad avere salari da fame, permette che i padroni ci ricattino al loro bisogno con minacce e soprusi di ogni tipo. Così la nostra condizione nei posti di lavoro peggiora costantemente sotto tutti gli aspetti e chi si ribella al padrone viene subito licenziato con poche possibilità di reintegro se non c’è la solidarietà dei colleghi. Purtroppo siamo stati abituati ad aspettare sempre che siano altri a considerare i nostri interessi, quando invece a mio parere sarebbe ora di smetterla di delegare ai sindacati o alle istituzioni le nostre necessità e i nostri problemi. Mi riferisco ai sindacati ed essendo un tesserato della Fiom non penso affatto che chi mi rappresenta a livello nazionale cioè Landini abbia tutta la mia stima per quello che ha fatto finora per noi che fatichiamo in fabbrica. Anzi i fatti hanno dimostrato che la grande opposizione che si doveva effettuare per contrastare la nuova riforma del lavoro non c’è assolutamente stata, niente occupazioni di fabbriche, niente organizzazioni di picchetti o presidi davanti alle fabbriche e inutili scioperi ridotti alle solite manifestazioni paragonabili a delle processioni spesso convocate di sabato.

Ma se mentre Landini in questi mesi ha fatto solo delle promesse di lotte cattive e non mantenute contro il governo Renzi e contro Marchionne, cosa dobbiamo dire allora dell’operato degli altri sindacati anch’essi preposti a difendere gli interessi degli operai ? Si sono distinti nel dare agli operai gli strumenti per combattere la loro condizione di schiavi del lavoro salariato ? La Furlan nuovo segretario generale della Cisl no di certo, anzi al contrario agevola i padroni ad un maggior sfruttamento degli operai in cambio di piccoli aumenti salariali ma solo per il maggior numero di ore effettuate in più. In catena di montaggio non ci va lei, non lavora 10 turni di seguito senza riposo compresi sabato e domenica come succede alla Fiat di Melfi, non lavora sette ore e mezzo tutti i giorni senza la pausa e di notte dorme tranquilla a casa sua.

La Furlan non si vergogna di essere una sindacalista asservita ai padroni, firma accordi completamente a loro favore, ma spudoratamente si reputa di rappresentare i lavoratori. E’ di pochi giorni fa una sua affermazione a riguardo di Landini: “Landini è un sindacalista che da anni e anni non firma un contratto o non firma un accordo, è poco allenato a rappresentare i lavoratori”. Aggiunge inoltre: ” Landini sbaglia a non firmare i contratti perché il sindacato si trasforma continuamente come i bisogni dei lavoratori e delle lavoratrici che cambiano continuamente, ci vuole un nuovo modello contrattuale, tanta contrattazione con le aziende per un salario di produttività che metta al centro la partecipazione dei lavoratori”. Mi viene spontaneo dire che la Furlan rappresenta alla grande l’associazione degli imprenditori visto che il salario di produttività è uno dei principali obiettivi dei padroni. Infatti dovunque sono stati firmati accordi dai funzionari della Cisl gli operai hanno sempre peggiorato le loro condizioni, ora sgobbano ancora di più con ritmi di lavoro più intensi e faticosi. Emblematico è il recente caso dell’accordo firmato alla Fiat di Melfi da Fim e Fismic dove è aumentato lo sfruttamento con un aumento del numero dei turni da 15 a 20 di lavoro, la mezz’ora di pausa è stata eliminata e la paga base è a parità di livello diminuita rispetto alla paga base di un altro operaio anch’esso metalmeccanico non Fiat. Oppure come alla Fiat di Pomigliano dove si fanno gli straordinari e altri 1500 operai sono in cassa integrazione, queste sono le conquiste della Furlan. Per quanto mi risulta la Fiom di Landini non ha firmato questi accordi, mentre il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan, serva dei padroni aumenta la schiavitù degli operai nelle fabbriche.

Spero presto che gli operai iscritti alla Fim capiscano che è giunto il momento di cacciare via la Furlan dal sindacato perché non li rappresenta minimamente e che si debbano organizzare con gli altri operai per lottare e ribellare a chi ci vuole tenere schiavi dentro le fabbriche per i profitti dei padroni.

Giuseppe operaio metalmeccanico di Como

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