LA DISTRUZIONE DI UNA CITTA’

Redazione di Operai Contro, per anni la magistratura ha fatto ricercare il Signor Terremoto. Ancora oggi è latitante Nessun padrone, politico, amministratore, tecnico ha pagato con la  galera Ogni tanto ricostruiscono: cioè distribuiscono soldi ai padroni La città è ancora a terra. Il puttaniere è stato assolto, ma mai imputato per la distruzione della città Se non ci leviamo dai coglioni, politici,amministratori e i loro tecnici tra cento anni saremo ancora a parlare di ricostruzione Un Aquilano Un imprenditore impegnato negli appalti per la ricostruzionepost terremoto a L’Aquila, Raffaele Cilindro, ritenuto dagli inquirenti vicino all’ex boss del clan dei […]
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Redazione di Operai Contro,

per anni la magistratura ha fatto ricercare il Signor Terremoto.

Ancora oggi è latitante

Nessun padrone, politico, amministratore, tecnico ha pagato con la  galera

Ogni tanto ricostruiscono: cioè distribuiscono soldi ai padroni

La città è ancora a terra.

Il puttaniere è stato assolto, ma mai imputato per la distruzione della città

Se non ci leviamo dai coglioni, politici,amministratori e i loro tecnici tra cento anni saremo ancora a parlare di ricostruzione

Un Aquilano

Un imprenditore impegnato negli appalti per la ricostruzionepost terremoto a L’Aquila, Raffaele Cilindro, ritenuto dagli inquirenti vicino all’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria, è stato arrestato dal Ros dei carabinieri nell’ambito di una inchiesta della Dda di Napoli (pm Sirignano e Giordano).

Cilindro, 51 anni, originario di San Cipriano d’Aversa (Caserta), secondo gli inquirenti avrebbe favorito la latitanza. Contestualmente all’arresto i militari hanno sequestrato anche beni per un valore di un milione e mezzo di euro.

Poco meno di un mese fa dalla relazione della Direzione Distrettuale Antimafia dell’Aquila (relativa al periodo compreso tra luglio 2013 e giugno 2014) era emersa la presenza diorganizzazioni mafiose e associazioni criminali straniere che, oltre alle forme tradizionali di investimento di capitali di illecita provenienza come il traffico di stupefacenti e le estorsioni, mirano ad accedere ai miliardi di euro di fondi destinati nei prossimi anni alla ricostruzione post sisma. “L’attività investigativa svolta nel periodo in riferimento – si leggeva nella relazione – anche con l’apporto di numerosi (una decina) collaboratori di giustizia, ha evidenziato la presenza
in Abruzzo di organizzazioni criminali rapportabili alle tre principali consorterie criminose, Cosa Nostra, Camorra e ‘Ndrangheta, oltre a diverse organizzazioni di origine straniera”.

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