Expo alle porte, razzismo e protervia antiproletaria

Redazione, A Milano, il 18 novembre 2014, nel quartiere Corvetto ci fu uno dei tanti sgomberi di case. Polizia, carabinieri e finanzieri intervennero con un grande spiegamento di forze, per stroncare la protesta degli abitanti del quartiere, distribuendo manganellate e sparando lacrimogeni. Nel clima di violenza, fu coinvolta una donna romena, incinta di sei mesi: dopo 48 ore fu costretta ad abortire. Ora, a distanza di più di tre mesi, la donna viene accusata di calunnia, poiché l’aborto sarebbe stato naturale, «spontaneo». Da quanto risulta, le visite mediche furono fatte molti giorni dopo le violenze poliziesche. Lasso di tempo […]
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Redazione,

A Milano, il 18 novembre 2014, nel quartiere Corvetto ci fu uno dei tanti sgomberi di case. Polizia, carabinieri e finanzieri intervennero con un grande spiegamento di forze, per stroncare la protesta degli abitanti del quartiere, distribuendo manganellate e sparando lacrimogeni.

Nel clima di violenza, fu coinvolta una donna romena, incinta di sei mesi: dopo 48 ore fu costretta ad abortire.

Ora, a distanza di più di tre mesi, la donna viene accusata di calunnia, poiché l’aborto sarebbe stato naturale, «spontaneo». Da quanto risulta, le visite mediche furono fatte molti giorni dopo le violenze poliziesche. Lasso di tempo più che sufficiente a far sparire eventuali lividi. Ma questo non importa.

Non importa neppure che le testimonianze di cui si è avvalsa la magistratura siano quelle fornite dalla Questura. Quelle fornite dalla vittima sono state ritenute false. Anzi, le due testimoni hanno subito perquisizioni poliziesche. Mazziata e cornuta …

L’episodio, per quanto brutto, non è di quelli che di solito occupano molto spazio sui quotidiani milanesi. Che una donna povera, per di più occupante abusiva … e romena, abortisca, a loro non gliene frega niente. Non deve però rompere i coglioni. Questo non va bene.

Motivo per cui, il «Corriere» per primo ha dedicato alla vicenda ampio spazio, anzi ha tirato la volata, dando il destro alla «Repubblica» e al «Giornale» di enfatizzare la faccenda. Senza neppure tanta fantasia.

L’Expo è sempre più vicina e Milano sprofonda tra disastri e scandali, con crescenti tensioni sociali.

Contro emergenza abitativa, strade e trasporti che vanno a pezzi, inquinamento alle stelle, e contro gli scandali, c’è poco da fare. Contro le tensioni sociali, un’azione preventiva è sempre possibile. Ed ecco il «Corrierone» che rinnova le migliori tradizioni forcaiole della borghesia meneghina.

Vedi anche i commenti che questa volta non hanno scandalizzato:

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_marzo_07/aborto-lo-sgombero-indagata-calunnia-0309c9aa-c4a7-11e4-ab5e-6baf131e67e8.shtml

 

http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/03/07/news/milano_indagata_per_calunnia_la_donna_che_aborti_dopo_uno_sgombero-108975759/

 

http://www.ilgiornale.it/sezioni/milano.html

D. E.

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