L’ISIS NON RISPETTA NIENTE? I BOMBARDIERI USA DEMOCRATICI SI

Redazione di Operai Contro, i giornalisti italiani sono leccaculo per tradizione. Ecco l’Ansa come da notizia della 3 guerra mondiale: “Un nuovo danno irreparabile al patrimonio archeologico dell’Iraq e del mondo. I miliziani dell’Isis hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi.” Ai giornalisti leccaculo dell’ANSA poniamo solo una domanda. I bombardamenti USA quanti siti archeologici hanno distrutto? Gli USA radono al suolo intere città distruggendo tutto: reperti archeologici, donne, bambini, uomini. Ma i bombardieri USA lavorano per i […]
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Redazione di Operai Contro,

i giornalisti italiani sono leccaculo per tradizione.

Ecco l’Ansa come da notizia della 3 guerra mondiale:

“Un nuovo danno irreparabile al patrimonio archeologico dell’Iraq e del mondo. I miliziani dell’Isis hanno raso al suolo con una colonna di bulldozer il sito archeologico di Nimrud, nei pressi della città di Mosul, occupata dal Califfato islamico di Abubakr al Baghdadi.”

Ai giornalisti leccaculo dell’ANSA poniamo solo una domanda.

I bombardamenti USA quanti siti archeologici hanno distrutto?

Gli USA radono al suolo intere città distruggendo tutto: reperti archeologici, donne, bambini, uomini.

Ma i bombardieri USA lavorano per i padroni non distruggono niente:ne reperti archeologici, ne donne, ne bambini. Ammazzano solo miliziani dell’ISIS.

Un lettore

Inchiesta shock di “Rai News 24”: l’agente chimico usato
come arma. Un veterano: “I corpi si scioglievano”
“Fosforo bianco contro i civili”
Così gli Usa hanno preso Falluja

Un documento svela anche un test su un nuovo tipo di Napalm


Il fosforo bianco in azione


ROMA – In gergo i soldati Usa lo chiamano Willy Pete. Il nome tecnico è fosforo bianco. In teoria dovrebbe essere usato per illuminare le postazioni nemiche al buio. In pratica è stato usato come arma chimica nella città ribelle irachena di Falluja. E non solo contro combattenti e guerriglieri, ma contro civili inermi. Gli americani si sarebbero resi responsabili di una strage con armi non convenzionali, la stessa accusa di cui deve rispondere l’ex dittatore iracheno Saddam Hussein. Questo racconta un’inchiesta di Rai News 24, il canale all news della Rai svelando uno dei misteri del fronte di guerra tenuto più nascosto dell’intera campagna americana in Iraq.

“Ho sentito io l’ordine di fare attenzione perché veniva usato il fosforo bianco su Fallujah. Nel gergo militare viene chiamato Willy Pete. Il fosforo brucia i corpi, addirittura li scioglie fino alle ossa”, dice un veterano della guerra in Iraq a Sigfrido Ranucci, inviato di Rai News 24.

“Ho visto i corpi bruciati di donne e bambini – aggiunge l’ex militare statunitense – il fosforo esplode e forma una nuvola. Chi si trova nel raggio di 150 metri è spacciato”.

L’inchiesta di Rai News 24, Fallujah. La strage nascosta, in onda domani su Rai3, presenta, oltre alle testimonianze di militari statunitensi che hanno combattuto in Iraq, quelle di abitanti di Fallujah. “Una pioggia di fuoco è scesa sulla città, la gente colpita da queste sostanze di diverso colore ha cominciato a bruciare, abbiamo trovato gente morta con strane ferite, i corpi bruciati e i vestiti intatti”, racconta Mohamad Tareq al Deraji, biologo di Falluja.

 “Avevo raccolto testimonianze sull’uso del fosforo e del Napalm da alcuni profughi di Falluja che avrei dovuto incontrare prima di essere rapita – dice nel servizio la giornalista del Manifesto rapita in Iraq (proprio a Falluja) nel febbraio scorso, Giuliana Sgrena, a Rai News 24 – Avrei voluto raccontare tutto questo, ma i miei rapitori non me l’hanno permesso”.Rainews 24 mostrerà documenti filmati e fotografici raccolti nella città irachena durante e dopo i bombardamenti del novembre 2004, dai quali risulta che l’esercito americano, contrariamente a quanto dichiarato dal Dipartimento di Stato in una nota del 9 dicembre 2004, non ha usato l’agente chimico per illuminare le postazioni nemiche, come sarebbe lecito, ma ha gettato fosforo bianco in maniera indiscriminata e massiccia sui quartieri della città.Nell’inchiesta, curata da Maurizio Torrealta, vengono trasmessi anche documenti drammatici che riprendono gli effetti dei bombardamenti anche sui civili, donne e bambini di Falluja, alcuni dei quali sorpresi nel sonno.L’inchiesta mostra anche un documento dove si prova l’uso in Iraq di una versione del Napalm, chiamata con il nome MK77. L’uso di queste sostanze incendiarie su civili è vietato dalle convenzioni dell’Onu del 1980. Mentre l’uso di armi chimiche è vietato da una convenzione che gli Stati Uniti hanno firmato nel 1997.
Nella foto gli effetti dei  bombardamenti USA sui bambini Irakeni
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