Archive for Febbraio, 2015

  • Redazione, è solo l’inizio. Prime proteste in piazza ad Atene  contro la politica d’austerity reintrodotta   da Syriza nel paese. Il premier di Atene deve fronteggiare ora i primi segni di malcontento domestico. Oggi nuova protesta. Il governo ha rinnegato le promesse elettorali. Operai greci, prepariamoci allo scontro Costruiamo il Partito Operaio Un operaio greco   0

    Protesta contro Syriza: scontri nel centro di Atene

    Redazione, è solo l’inizio. Prime proteste in piazza ad Atene  contro la politica d’austerity reintrodotta   da Syriza nel paese. Il premier di Atene deve fronteggiare ora i primi segni di malcontento domestico. Oggi nuova protesta. Il governo ha rinnegato le promesse elettorali. Operai greci, prepariamoci allo scontro Costruiamo il Partito Operaio Un operaio greco  

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  • Redazione, alla FIAT SATA di Melfi la situazione è terribile Gli operai sono spremuti peggio dei limoni I sindacalisti ci dicono di non fare storie e lavorare per 1500 posti di lavoro, la FIAT può scegliere su oltre 40 mila curriculum ti invio un articolo dall’Immediato.net Un giovane operaio Sata Avrebbero dovuto chiudere il periodo di formazione a marzo, ma si sono dimessi. Fanno clamore i rumors che dallo stabilimento Sata di Melfi, dove si producono la 500X e la Renegade, secondo i quali “decine di neoassunti hanno già lasciato il lavoro”. A poche settimane di distanza dalla notizia […] 0

    IL MASSACRO DEGLI SCHIAVI, FUGA DALLA FIAT DI MELFI

    Redazione, alla FIAT SATA di Melfi la situazione è terribile Gli operai sono spremuti peggio dei limoni I sindacalisti ci dicono di non fare storie e lavorare per 1500 posti di lavoro, la FIAT può scegliere su oltre 40 mila curriculum ti invio un articolo dall’Immediato.net Un giovane operaio Sata Avrebbero dovuto chiudere il periodo di formazione a marzo, ma si sono dimessi. Fanno clamore i rumors che dallo stabilimento Sata di Melfi, dove si producono la 500X e la Renegade, secondo i quali “decine di neoassunti hanno già lasciato il lavoro”. A poche settimane di distanza dalla notizia […]

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  • Caro Operai Contro, nelle definizioni del giornalismo creato dai padroni al potere per sostenere il potere dei padroni, sparisce ogni connotazione sociale dei manifestanti. Quanti scendono in piazza a manifestare la propria rabbia contro il potere affamatore, vengono di volta in volta etichettati come “antagonisti”, “autonomi”, “contestatori”, “infiltrati”, “frange estremiste” e via di questo passo. Definizioni e fraseologie usate dal giornalismo al servizio del potere, ogni qualvolta non si tratti della solita processione. Un trattamento ieri toccato alla manifestazione di Atene, nel commento de “La Stampa” che qui sotto allego. Saluti Ornella Vasca. “ Proteste violente ad Atene contro […] 0

    Operazione “antagonisti”.

    Caro Operai Contro, nelle definizioni del giornalismo creato dai padroni al potere per sostenere il potere dei padroni, sparisce ogni connotazione sociale dei manifestanti. Quanti scendono in piazza a manifestare la propria rabbia contro il potere affamatore, vengono di volta in volta etichettati come “antagonisti”, “autonomi”, “contestatori”, “infiltrati”, “frange estremiste” e via di questo passo. Definizioni e fraseologie usate dal giornalismo al servizio del potere, ogni qualvolta non si tratti della solita processione. Un trattamento ieri toccato alla manifestazione di Atene, nel commento de “La Stampa” che qui sotto allego. Saluti Ornella Vasca. “ Proteste violente ad Atene contro […]

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  • Cara Redazione, all’ospedale di Cernusco sul Naviglio (Mi), il reparto maternità sarà chiuso dal primo marzo 2015. Le partorienti vengono indirizzate all’ospedale di Melzo. La sforbiciata di 2,637 miliardi alla Sanità, frutto dell’accordo tra il governo Renzi e le Regioni si è fatta sentire subito. La Regione Lombardia ha ignorato le proteste e gli appelli dei cittadini contro la chiusura della maternità, anche perché a Cernusco ogni anno ci sono sempre state più nascite che a Melzo, e in ogni caso gli ospedali vanno semmai migliorati, ingranditi, non chiusi. Il governo Renzi con il suo Ministro della Salute, Beatrice […] 0

    Chiude la maternità all’ospedale di Cernusco

    Cara Redazione, all’ospedale di Cernusco sul Naviglio (Mi), il reparto maternità sarà chiuso dal primo marzo 2015. Le partorienti vengono indirizzate all’ospedale di Melzo. La sforbiciata di 2,637 miliardi alla Sanità, frutto dell’accordo tra il governo Renzi e le Regioni si è fatta sentire subito. La Regione Lombardia ha ignorato le proteste e gli appelli dei cittadini contro la chiusura della maternità, anche perché a Cernusco ogni anno ci sono sempre state più nascite che a Melzo, e in ogni caso gli ospedali vanno semmai migliorati, ingranditi, non chiusi. Il governo Renzi con il suo Ministro della Salute, Beatrice […]

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  • TERNI – Nuova protesta stamane degli ex dipendenti della Basell ancora senza lavoro a quasi cinque anni dalla chiusura dello stabilimento del polo chimico di Terni. Alcuni lavoratori si sono radunati davanti alla sede ternana di Confindustria «per denunciare l’inspiegabile atteggiamento dell’associazione industriali che – hanno spiegato – per ben due volte non si è presentata per ratificare il protocollo d’intesa promosso dalla Regione Umbria teso alla ricollocazione» degli stessi lavoratori all’interno delle aziende che necessitano di manodopera qualificata. Oltre ai circa 15 dipendenti ex Basell senza lavoro (una quarantina quelli che invece hanno contratti a tempo determinato), il […] 0

    Terni, ex operai Basel protestano davanti alla sede di Confindustria

    TERNI – Nuova protesta stamane degli ex dipendenti della Basell ancora senza lavoro a quasi cinque anni dalla chiusura dello stabilimento del polo chimico di Terni. Alcuni lavoratori si sono radunati davanti alla sede ternana di Confindustria «per denunciare l’inspiegabile atteggiamento dell’associazione industriali che – hanno spiegato – per ben due volte non si è presentata per ratificare il protocollo d’intesa promosso dalla Regione Umbria teso alla ricollocazione» degli stessi lavoratori all’interno delle aziende che necessitano di manodopera qualificata. Oltre ai circa 15 dipendenti ex Basell senza lavoro (una quarantina quelli che invece hanno contratti a tempo determinato), il […]

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  • Redazione, Dopo l’incontro al Mise del 18 febbraio, che ha aperto un tavolo tecnico per la vertenza dell’Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle (Ba) e ha visto la disponibilità del Gruppo Sofinter a presentare un piano industriale per mantenere aperta la fabbrica in cambio di un bel pacco di soldi dalla Regione Puglia, i giornali e le Tv locali sono partiti in quarta dichiarando a spron battuto che “la vertenza è risolta”, “ci sono prospettive certe per gli operai”, “la fabbrica riapre, gli operai tornano a casa” e via di questo passo! Nulla di più falso! Non è risolto […] 0

    PER I GIORNALISTI ALL’ANSALDO CALDAIE È TUTTO OK!

    Redazione, Dopo l’incontro al Mise del 18 febbraio, che ha aperto un tavolo tecnico per la vertenza dell’Ansaldo Caldaie di Gioia del Colle (Ba) e ha visto la disponibilità del Gruppo Sofinter a presentare un piano industriale per mantenere aperta la fabbrica in cambio di un bel pacco di soldi dalla Regione Puglia, i giornali e le Tv locali sono partiti in quarta dichiarando a spron battuto che “la vertenza è risolta”, “ci sono prospettive certe per gli operai”, “la fabbrica riapre, gli operai tornano a casa” e via di questo passo! Nulla di più falso! Non è risolto […]

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  • DAL FATTO QUOTIDIANO Le scorie d’acciaieria dell’Ilva di Taranto potranno essere usate in tutta Italia. Sotto le strade, nelle massicciate ferroviarie, come materiale di riempimento per le bonifiche e i recuperi ambientali. E cambierà anche la normativa di riferimento per stabilire se quegli scarti industriali sono pericolosi e inquinanti oppure no. Lo prevede un emendamento al decreto Ilva, presentato dai senatori Alessandro Maran (Pd) e Aldo Di Biagio (Fli) e già approvato in commissione lo scorso 19 febbraio. Dunque parte integrante del testo che sarà votato con la fiducia alla Camera il 3 marzo. “Un passepartout per le acciaierie […] 0

    LE SCORIE DELL’ILVA, IL PAVE’ DEI PADRONI

    DAL FATTO QUOTIDIANO Le scorie d’acciaieria dell’Ilva di Taranto potranno essere usate in tutta Italia. Sotto le strade, nelle massicciate ferroviarie, come materiale di riempimento per le bonifiche e i recuperi ambientali. E cambierà anche la normativa di riferimento per stabilire se quegli scarti industriali sono pericolosi e inquinanti oppure no. Lo prevede un emendamento al decreto Ilva, presentato dai senatori Alessandro Maran (Pd) e Aldo Di Biagio (Fli) e già approvato in commissione lo scorso 19 febbraio. Dunque parte integrante del testo che sarà votato con la fiducia alla Camera il 3 marzo. “Un passepartout per le acciaierie […]

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  • Redazione, Vorrei raccontare di vicende siciliane, alcune recenti altre meno, in cui si esercita l’arte, o l’abitudine dello scaricabarile. Un mestiere che i politici, locali o nazionali, conoscono molto bene, quando si presenta un problema è sempre colpa di qualcun altro. Alcune delle notizie che riporterò hanno avuto anche una certa eco in campo nazionale, altre hanno avuto diffusione solo locale, ma il filo conduttore è comune. A me interessa raccontare il seguito di queste vicende, spesso dimenticate. È così che si “forma l’opinione pubblica”, evitando approfondimenti scomodi. Cominciamo con ordine. IL PONTE CHE DURA UNA SETTIMANA. La notizia, […] 0

    ULTIME DALLA SICILIA: L’ARTE DELLO SCARICABARILE.

    Redazione, Vorrei raccontare di vicende siciliane, alcune recenti altre meno, in cui si esercita l’arte, o l’abitudine dello scaricabarile. Un mestiere che i politici, locali o nazionali, conoscono molto bene, quando si presenta un problema è sempre colpa di qualcun altro. Alcune delle notizie che riporterò hanno avuto anche una certa eco in campo nazionale, altre hanno avuto diffusione solo locale, ma il filo conduttore è comune. A me interessa raccontare il seguito di queste vicende, spesso dimenticate. È così che si “forma l’opinione pubblica”, evitando approfondimenti scomodi. Cominciamo con ordine. IL PONTE CHE DURA UNA SETTIMANA. La notizia, […]

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  • Caro Operai Contro, Renzi con la sua riforma di lavoro (Jobs Act), ha regalato ai padroni uno strumento pericoloso e dannoso contro gli operai, che può tranquillamente schiavizzarli, sfruttarli e buttarli fuori dalla fabbrica, senza motivo e senza giustificazione. Più di prima quindi, come operai dobbiamo organizzarci per resistere, se non lo facciamo i padroni ne approfitteranno sempre. Renzi é un uomo che non ha mai lavorato e non ha mai visto una fabbrica, se non da ciarlatano. Per questo non dovrebbe neanche parlare di lavoro. Con questa legge rende gli operai più ricattabili, aggrava la concorrenza al loro […] 0

    JOBS ACT: Organizzarsi in fabbrica per organizzare la lotta

    Caro Operai Contro, Renzi con la sua riforma di lavoro (Jobs Act), ha regalato ai padroni uno strumento pericoloso e dannoso contro gli operai, che può tranquillamente schiavizzarli, sfruttarli e buttarli fuori dalla fabbrica, senza motivo e senza giustificazione. Più di prima quindi, come operai dobbiamo organizzarci per resistere, se non lo facciamo i padroni ne approfitteranno sempre. Renzi é un uomo che non ha mai lavorato e non ha mai visto una fabbrica, se non da ciarlatano. Per questo non dovrebbe neanche parlare di lavoro. Con questa legge rende gli operai più ricattabili, aggrava la concorrenza al loro […]

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  • Egregio Direttore, invio un esempio di demansionamento previsto dal Jobs Act. Nell’estratto di un articolo del “Giorno della Martesana” che allego, il demansionamento è richiesto alla Polizia penitenziaria, ma nel Jobs Act è previsto in modo generalizzato per operai e lavoratori in fabbrica e in ogni posto di lavoro. Il demansionamento comporta, direttamente o indirettamente, anche un taglio della busta paga. Saluti da un lettore. Monza, 25 febbraio 2015 – Un giorno agenti, il turno dopo muratori, idraulici, imbianchini o lattonieri. Per mettere una pezza alle magagne strutturali del carcere.«Se non fosse una cosa scritta nera su bianco in […] 0

    Il demansionamento del Jobs Act

    Egregio Direttore, invio un esempio di demansionamento previsto dal Jobs Act. Nell’estratto di un articolo del “Giorno della Martesana” che allego, il demansionamento è richiesto alla Polizia penitenziaria, ma nel Jobs Act è previsto in modo generalizzato per operai e lavoratori in fabbrica e in ogni posto di lavoro. Il demansionamento comporta, direttamente o indirettamente, anche un taglio della busta paga. Saluti da un lettore. Monza, 25 febbraio 2015 – Un giorno agenti, il turno dopo muratori, idraulici, imbianchini o lattonieri. Per mettere una pezza alle magagne strutturali del carcere.«Se non fosse una cosa scritta nera su bianco in […]

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