AUTO IN RIPRESA?

Redazione, l’auto è ormai un oggetto per ricchi. Le auto non si vendono più Gli operai in cassa saranno licenziati Un operaio dalla repubblica L’auto rimane al palo. E la tanto sbandierata “ripresina” di fatto non esiste. Basta andare a guardare le vendite degli anni precedenti per capire come le vendite di vetture nuove siano sempre in crisi profonda. Intanto le consegne in su del 10,9% riguardano un solo mese, gennaio, quindi sono un dato parziale in raffronto a un intero trimestre. Non possiamo ignorare il fatto che il primo mese dell’anno quasi tutte le società di noleggio hanno […]
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Redazione,

l’auto è ormai un oggetto per ricchi.

Le auto non si vendono più

Gli operai in cassa saranno licenziati

Un operaio

dalla repubblica

L’auto rimane al palo. E la tanto sbandierata “ripresina” di fatto non esiste. Basta andare a guardare le vendite degli anni precedenti per capire come le vendite di vetture nuove siano sempre in crisi profonda. Intanto le consegne in su del 10,9% riguardano un solo mese, gennaio, quindi sono un dato parziale in raffronto a un intero trimestre. Non possiamo ignorare il fatto che il primo mese dell’anno quasi tutte le società di noleggio hanno cambiato il parco auto, mentre le consegne ai privati sono rimaste ferme.

Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto , associazione concessionari, spiega: “Senza andare lontano – racconta – già nel 2014 abbiamo registrato due incrementi simili, uno a febbraio e uno a ottobre: sono balzi che sono stati assorbiti dagli altri mesi. Il consuntivo del 2014, con 1.359.514 auto immatricolate, ha fatto segnare solo un risicato +4,22% sul 2013”. Questi volumi, ricorda il presidente di Federauto, “fanno somigliare il 2014 al 1979. E se il 2015 chiuderà, come ipotizziamo, a un +5%, torneremo a circa 1.426.000 Vetture, ossia ai volumi del 1983. Credo che queste cifre impongano ai media, agli addetti ai lavori e a chi ci governa, una seria riflessione”.

Insomma, una cosa è certa: si potrà parlare di un vero recupero solo quando i privati, ossia le famiglie, torneranno ad acquistare in modo sostenuto; a questo punto accompagnati da un maggior vigore del popolo delle partite Iva. Succederà?  Vedremo. Per ora dal governo sono arrivati solo proclami e niente di più.

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