Terni, addio all’Ast del segretario Cgil Romanelli lascia con bonus

Redazione di Operai Contro, il segretario della CGIL di Terni si autolicenzia dall’AST. Il segretario della CGIL da più di dieci anni non lavorava più all’AST Romanelli non si autolicenzia dalla CGIL Romanelli era uno di quelli che ha giudicato l’accordo sull’autolicenziamento come una grande vittoria dal Messaggero di Terni TERNI Ha firmato ieri, nell’ultimo giorno in cui era possibile farlo per ottenere il bonus di 80mila euro per il licenziamento volontario da Ast. Da gennaio il bonus scenderà a 50mila euro, cifre tutte lorde. Attilio Romanelli, segretario provinciale della Cgil, sempre sulle barricate durante la vertenza Ast, ha […]
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Redazione di Operai Contro,

il segretario della CGIL di Terni si autolicenzia dall’AST.

Il segretario della CGIL da più di dieci anni non lavorava più all’AST

Romanelli non si autolicenzia dalla CGIL

Romanelli era uno di quelli che ha giudicato l’accordo sull’autolicenziamento come una grande vittoria

dal Messaggero di Terni

TERNI Ha firmato ieri, nell’ultimo giorno in cui era possibile farlo per ottenere il bonus di 80mila euro per il licenziamento volontario da Ast. Da gennaio il bonus scenderà a 50mila euro, cifre tutte lorde.

Attilio Romanelli, segretario provinciale della Cgil, sempre sulle barricate durante la vertenza Ast, ha deciso così di chiudere il suo rapporto di lavoro alle acciaierie, alla soglia dei 60 anni.

Romanelli, in realtà, era in distacco da una decina d’anni, quindi, il suo posto restava ”prenotato”, ma non era ricoperto da nessuno. La notizia circolava da diversi giorni, e ha suscitato anche una certa sorpresa, nonostante non ci sia, nella decisione del sindacalista, che prima di diventare segretario Cgil aveva ricoperto anche il ruolo di segretario della Fiom, nulla di formalmente scorretto o irregolare.

A chi lo criticava per la sua scelta Romanelli ha indirettamente risposto dal suo account twitter con una frase sintetica: «Ai moralisti della piazza ricordo che ci sarà uno più puro che ti epura».

Nessuna dichiarazione ufficiale sulle motivazioni che lo hanno spinto a firmare.

Un operaio dell’AST

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