PIU’ SFRUTTATI E POVERI= PIU’ PAPERONI

Caro Direttore, la ricchezza e i ricchi prodotti dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo aumentano, si allarga il divario con il crescente numero degli operai e dei poveri. Un sistema sociale dominato dai padroni e dalla borghesia, fondato sulla schiavitù del lavoro salariato, sui licenziamenti, sui disoccupati, sulle guerre e sulla miseria. Organizziamoci per liberarci dalla schiavitù del lavoro salariato. Costruiamo il Partito Operaio Guerra alla guerra dei padroni. Saluti da un affezionato lettore. Allego un articolo dal “Sole 24 ore” In Italia ci sono 203mila ricchi, in crescita del 16%. Nel mondo 14milioni, seduti su quasi 53 trilioni di dollari […]
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Caro Direttore, la ricchezza e i ricchi prodotti dallo sfruttamento dell’uomo sull’uomo aumentano, si allarga il divario con il crescente numero degli operai e dei poveri.

Un sistema sociale dominato dai padroni e dalla borghesia, fondato sulla schiavitù del lavoro salariato, sui licenziamenti, sui disoccupati, sulle guerre e sulla miseria.

Organizziamoci per liberarci dalla schiavitù del lavoro salariato.

Costruiamo il Partito Operaio

Guerra alla guerra dei padroni.

Saluti da un affezionato lettore.

Allego un articolo dal “Sole 24 ore”

In Italia ci sono 203mila ricchi, in crescita del 16%. Nel mondo 14milioni, seduti su quasi 53 trilioni di dollari

In questo articolo

In un anno la popolazione dei paperoni (chi ha ricchezze finanziarie sopra il milione di dollari) è cresciuta ancora di quasi due milioni di individui (+ 15%), raggiungendo così a fine 2013 un totale di 14milioni di individui. Questi signori più che benestanti hanno oggi una disponibilità totale di 52,6 trilioni di dollari, (+ 14% anno su anno). Così la ricchezza finanziaria nel mondo raggiunge un altro livello record. Sempre considerando questo target di persone scende a meno di 10mila soggetti la distanza tra l’area Asia-Pacifico e quella nordamericana ai vertici della classifica mondiale dei super ricchi.

L’Italia in Europa si difende grazie alla buona performance dei mercati finanziari e segnando un +15,6% (superiore al trend medio europeo), ha oggi i 203.200 individui con ricchezze finanziare sopra il milione di dollari (erano 175.800 del 2012). Sono queste le evidenze principali del 18° report sulla ricchezza ne mondo realizzato da Capgemini e RBC Wealth Management. Il report sottolinea come il 15% di incremento del numero di HNWI verificatosi nel 2013 sia il più sostenuto dal 2000, secondo solamente al 17% del rimbalzo post-crisi avvenuto nel 2009 .

Le aree geografiche
America e Asia-Pacifico
sono rimasti molto vicini nella competizione per la leadership 2013 tra i mercati HNWI più grandi in termini di popolazione: la crescita verificatasi nell’Asia-Pacifico ha ulteriormente avvicinato la propria popolazione a quella nordamericana restringendo il divario a meno di 10.000 individui. La popolazione HNWI nordamericana è aumentata del 16% toccando i 4,33 milioni di persone, mentre nella regione Asia-Pacifico la crescita è stata del 17% per un totale di 4,32 milioni di individui. Il Nord America ha mantenuto la posizione di regione più ricca accrescendo i patrimoni HNWI complessivamente del 17% per un totale di 14.880 miliardi di dollari; questa percentuale di crescita è stata tuttavia superata ancora una volta dall’Asia-Pacifico dove la ricchezza riconducibile agli HNWI è salita del 18% toccando i 14.200 miliardi di dollari. La popolazione HNWI europea è aumentata del 12% arrivando a 3,83 milioni di persone; la relativa ricchezza è cresciuta del 14% per 12.390 miliardi di dollari totali: due incrementi significativi rispetto al biennio precedente. Ancora una volta l’America Latina è stata l’eccezione in un contesto di forte crescita globale degli HNWI: qui la popolazione è aumentata solo del 4% e la relativa ricchezza del 2% a causa di una lenta crescita del PIL e delle difficoltà dei mercati azionari. Quasi il 40% del livello attuale di patrimoni HNWI è stato creato solamente negli ultimi cinque anni.

Come investono i paperoni
Sono individui sono sempre più orientati a investimenti globali e alla crescita degli asset
. Agli inizi del 2014 gli HNWI hanno intrapreso un atteggiamento più globale nei confronti dei propri patrimoni allocando oltre un terzo (37%) degli asset al di fuori della propria regione di residenza contro il 25% dell’anno prima. Mentre i livelli di liquidità sono rimasti elevati con il 27%, le allocazioni su investimenti alternativi sono aumentate di 3 punti percentuali a rappresentare il 13% dei portafogli. Tra gli ultra-HNWI4 (chi ha ricchezze finanziare oltre i 10milioni di dollari) c’è stato un chiaro spostamento verso la crescita dei patrimoni (dal 18% al 31%) a fronte di una riduzione del focus verso la loro conservazione (dal 28% al 45%).

 

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