SONO UTILI I SOCIAL NETWORK?

PER IL DIBATTITO Tempo fa, spinto dalla curiosità, mi sono creato un profilo sulla pagina facebook, con lo scopo di ampliare il di partecipare al dibattito che si svolgeva sulla pagina di OPERAI CONTRO, nonostante fossi molto prevenuto sul social network. Be, mi sono detto, se anche OPERAI CONTRO usa questo mezzo, vuol dire che “il diavolo non è come si dipinge”, far conoscere la propria opinione e condividerla con altri, può essere utile per diffondere le idee, mi sono detto. Allora, come prassi, ho iniziato ha costruirmi il mio “profilo” evitando, volutamente, qualsiasi riferimento personale: non ho inserito […]
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PER IL DIBATTITO

Tempo fa, spinto dalla curiosità, mi sono creato un profilo sulla pagina facebook, con lo scopo di ampliare il di partecipare al dibattito che si svolgeva sulla pagina di OPERAI CONTRO, nonostante fossi molto prevenuto sul social network. Be, mi sono detto, se anche OPERAI CONTRO usa questo mezzo, vuol dire che “il diavolo non è come si dipinge”, far conoscere la propria opinione e condividerla con altri, può essere utile per diffondere le idee, mi sono detto. Allora, come prassi, ho iniziato ha costruirmi il mio “profilo” evitando, volutamente, qualsiasi riferimento personale: non ho inserito nessuna immagine, nessun riferimento personale, il mio scopo era solo di amplificare la possibilità di comunicazione, anche se virtuale. Anche nella scelta delle “amicizie” sono stato “selettivo”, ho cercato solo dei contatti “fidati”, iniziando con quelli che condividevano “l’amicizia” con OPERAI CONTRO, e da lì mi sono lasciato “guidare” dal “sistema”, e si è aperto un mondo: un fiorire di falce e martello, immagini del Che, comunisti a profusione, partiti e gruppi rivoluzionari di tutti i tipi! Guarda un po’, mi sono detto, la borghesia fornisce il mezzo che possono facilitare la distruzione della società da lei così faticosamente creata, com’è democratica! Ho capito col tempo, invece, che Fb è la sovrastruttura più “ controrivoluzionaria” mai creata, il più potente mezzo capace di condizionare le menti. L’ho capito frequentando le varie pagine di Fb, dai dialoghi, virtuali, intrattenuti con i miei contatti e dal comportamento degli stessi.

La prima cosa di cui mi sono meravigliato è stato il giudizio, non lusinghiero, sugli operai e sull’ipotesi del partito operaio: per tutti, e sottolineo tutti, i miei contatti che avevano dato “l’amicizia” a OPERAI CONTRO, ritenevano gli operai “sporchi brutti e cattivi”, anche i “comunisti” più sfegatati erano ancorati a vecchi stereotipi sulle masse e sugli operai  dai quali “non può venire niente di buono”. Strano se si da “l’amicizia” a un giornale on-line, si dovrebbe perlomeno condividere la linea editoriale. Allo steso modo è stata infruttuosa la ricerca di scambi di letture, video o altro materiale culturale, sempre allo scopo di “fare proseliti”, far conoscere il progetto del Partito Operaio, ma anche per scambio di opinioni: la risposta, in genere è stata “non mi rompere io su Fb ci sono per distrarmi”. Allo stesso modo i disoccupati, gli emarginati che affollavano le pagine di Fb, lamentandosi della propria condizione, mi hanno mandato a quel paese quando ho fatto rilevare: “invece di lamentarvi solamente cercate di organizzarvi, solo così si possono affrontare i problemi”.

 Allora ho capito, in modo chiaro e definitivo, come Fb sia essenzialmente una fuga dalla realtà, un potente mezzo per isolare le persone ed evitare che si aggreghino nel mondo reale. E più si frequenta  questo mondo, maggiore diventa l’isolamento dal mondo reale e si preferisce immergersi nei numerosi mondi virtuali che il “sistema” ti propone. Nel frattempo, però, ti studiano e ti controllano e “vendono” il “pacchetto” dei  tuoi gusti  alle agenzie pubblicitarie. Sembra che il “grande fratello” a vertice del sistema dica: “ vuoi fuggire dalla realtà di merda in cui vivi, noi ti diamo la possibilità di crearti il mondo parallelo che vuoi. Così potrai immaginare paesaggi naturali bellissimi, anche se fuori dalla porta di casa tua ci sono cumuli di spazzatura, potrai condividere le frasi e le foto dei tuoi eroi rivoluzionari, anche se sei sempre costretto ad abbassare la testa. Se ti compri un telefono di ultima generazione, potrai portarti questo mondo sempre con te”.

Ecco che allora una moltitudine di persone si riversano quotidianamente in queste realtà virtuali, per fuggire dalle proprie frustrazioni, isolandosi dal mondo e dai suoi simili. L’uomo, però, è un animale sociale, questo schizofrenico passaggio dalla realtà virtuale al mondo reale, provoca scompensi psicologici e difficoltà nelle relazioni umane: poco importa vuol dire che aumenteranno le vendite degli psicofarmaci, e il lavoro degli psicologi, la borghesia riesce a trarre profitto anche dal disagio sociale da lei stessa creata. Che cosa dire dei danni che le nuove tecnologie stanno provocando sulle nuove generazioni? Io sono un’insegnante ed è veramente deprimente vedere questi giovani disinteressati dal mondo esterno, incapaci di comunicare tra di loro ma che non riescono a distaccarsi dal telefonino per rimanere sempre “connessi”.

Qualcuno, a questo punto, potrebbe dibattere, ma cosa c’entra questo con il dibattito in corso? Be, molto spesso si è parlato su questo telematico della mancanza di coscienza di classe, bisogna comprendere le ragioni di ciò: quanti operai, disoccupati, cassaintegrati affogano le loro frustrazioni nelle realtà virtuali di Fb invece di socializzare la loro condizione con i loro simili nel mondo reale?

Allora è utile utilizzare certi mezzi per il dibattito? A mio avviso, soprattutto Fb, va usato con “cautela”, mentre è molto più utile utilizzare il “nostro” giornale come spazio di dibattito e d’informazione, ma per creare aggregazione e reale coscienza di classe. Allora passate meno tempo su Fb e contribuiamo a migliorare il nostro giornale.

PIERO DEMARCO

 

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