Il tetto d’orato degli stipendi

Egregio Direttore, Renzi ha messo i “tetti massimi” agli stipendi pubblici. Si tratta di tetti d’oro, mentre il governo non h trovato 66 milioni di euro per gli 80 euro ai mono redditi con più figli. Ecco l’esempio dei dipendenti della Regione Sicilia. Allego un breve estratto da “Il fatto quotidiano”. Saluti da un lettore Si va dai 2.898 euro netti di un assistente parlamentare, fino ai 6.984 di un consigliere, passando per i 4.973 di uno stenografo: tutti con quindici mensilità all’anno. In realtà, i tagli sono piccole sforbiciate. Un assistente parlamentare potrà guadagnare 92 mila euro all’anno, […]
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Egregio Direttore,

Renzi ha messo i “tetti massimi” agli stipendi pubblici. Si tratta di tetti d’oro, mentre il governo non h trovato 66 milioni di euro per gli 80 euro ai mono redditi con più figli.

Ecco l’esempio dei dipendenti della Regione Sicilia. Allego un breve estratto da “Il fatto quotidiano”.

Saluti da un lettore

Si va dai 2.898 euro netti di un assistente parlamentare, fino ai 6.984 di un consigliere, passando per i 4.973 di uno stenografo: tutti con quindici mensilità all’anno.

In realtà, i tagli sono piccole sforbiciate. Un assistente parlamentare potrà guadagnare 92 mila euro all’anno, un coadiutore 110 mila, un segretario 145 mila, uno stenografo 200 mila e un consigliere parlamentare 240 mila.

Il vero bluff dei tagli agli stipendi dei dipendenti della Regione Sicilia, è rappresentato da una clausola che garantirebbe a chi lascia l’impiego entro un anno di andare in pensione con i contributi del vecchio stipendio d’oro. Un’occasione unica per i dipendenti più anziani, che eviterebbero tranquillamente il taglio dello stipendio andandosi a godere una pensione di platino, come già succede ai 209 ex dipendenti di Palazzo dei Normanni andati in quiescenza: per loro ci sono accrediti annuali compresi tra i 100 e i 200 mila euro.

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