LAMPEDUSA COME I LAGER NAZISTI

Redazione di Operai Contro, in Italia gli immigrati vengono trattati come gli ebrei nei lager nazisti Ti riporto un articolo del corriere della sera Un senegalese In fila e nudi per essere sottoposti alla disinfezione contro la scabbia. Immagini che ricordano i campi di concentramento e invece arrivano dal centro di accoglienza di Lampedusa. Le riprese sono state diffuse dagli stessi migranti e pubblicate in un servizio andato in onda sul Tg2. Sequenze che stanno creando sconcerto e polemiche ad appena due mesi dalla tragedia del fece oltre 500 morti, proprio davanti alle coste di Lampedusa. Immagini esclusive del […]
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Redazione di Operai Contro,

in Italia gli immigrati vengono trattati come gli ebrei nei lager nazisti

Ti riporto un articolo del corriere della sera

Un senegalese
In fila e nudi per essere sottoposti alla disinfezione contro la scabbia. Immagini che ricordano i campi di concentramento e invece arrivano dal centro di accoglienza di Lampedusa. Le riprese sono state diffuse dagli stessi migranti e pubblicate in un servizio andato in onda sul Tg2. Sequenze che stanno creando sconcerto e polemiche ad appena due mesi dalla tragedia del fece oltre 500 morti, proprio davanti alle coste di Lampedusa.

Immagini esclusive del Centro di accoglienza per immigrati di Lampedusa

 

 

BOLDRINI -Indignata la reazione del presidente della Camera Laura Boldrini. «Il trattamento riservato agli immigrati nel Centro di Lampedusa, documentato nel servizio del Tg2, è indegno di un Paese civile -afferma- . Quelle immagini non possono lasciarci indifferenti. Tanto più perché vengono dopo i tragici naufragi di ottobre e dopo gli impegni che l’Italia aveva assunto in materia d’accoglienza. Quei trattamenti degradanti gettano sull’immagine del nostro Paese un forte discredito e chiedono risposte di dignità». Interviene anche il governo con il ministro dell’Interno Angelino Alfano: che sottolinea «accerteremo le responsabilità e chi ha sbagliato pagherà», ma soprattutto con il premier Enrico Letta che precisa:«Sono immagini molto gravi, il governo ha intenzione di fare un’indagine approfondita, di verificare e sanzionare qualunque responsabilità».

TRATTAMENTO SETTIMANALE – Il servizio è stato trasmesso nell’edizione del Tg2 di lunedì sera e mostra il singolare trattamento riservato ai migranti nel cortile del centro di accoglienza. Si tratta di un video girato con un telefonino dagli stessi migranti. Uno dei quali, Khalid, commenta le immagini. Tra le persone sottoposte al trattamento ci sarebbero eritrei, siriani, ghanesi, nigeriani, kurdi e, pare, anche alcuni sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre scorso.

LO SCONCERTO DEL SINDACO – Stando al racconto di Khalid pare che si tratti di una prassi consolidata all’interno del centro di accoglienza di Lampedusa. Il filmato sarebbe stato girato il 13 dicembre scorso, ma secondo i migranti questa operazione di disinfestazione avverrebbe a cadenza settimanale. Per Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, le immagini descrivono una sorta di «campo di concentramento» e sono la dimostrazione «che questo modello di accoglienza, di cui Lampedusa e l’Italia si vergogna, deve cambiare. Non era quello che ci aspettavamo di vedere appena due mesi dopo il naufragio che ha suscitato lacrime e promesse».

IL MINISTRO KYENGE – Cose «inaccettabili in uno Stato democratico» afferma il ministro per l’integrazione, Cècile Kyenge. «Anch’io, come il ministro Alfano – dice Kyenge – penso che bisogna intervenire sulle procedure di assegnazione ma anche cercare le responsabilità, chi ha sbagliato deve pagare. È disumano far denudare una persona, la rende una non persona». Insomma, insiste il ministro, «questo episodio non deve essere lasciato così, bisogna andare fino in fondo».

IL VESCOVO – «Sono profondamente indignato per il trattamento a cui sono sottoposti i migranti nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa e chiedo venga fatta chiarezza su quello che i telespettatori hanno potuto vedere e che venga percorsa ogni strada per affermare la verità dei fatti». Questo il commento dell’arcivescovo di Agrigento e presidente della commissione per le Migrazioni della Cei, monsignor Francesco Montenegro. «La situazione emergenziale -ha aggiunto- non può giustificare situazioni e trattamenti che poco hanno a che fare con il rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo».

TRATTAMENTO INDEGNO – «Le modalità con cui viene effettuato il trattamento antiscabbia ai migranti nel centro di Lampedusa non sono degne di un Paese civile» afferma il Comitato 3 ottobre che chiede alle autorità competenti un immediato chiarimento sulle procedure adottate. «È necessario un rapido accertamento dei fatti – sostiene il comitato – per capire di chi siano le responsabilità delle indegne modalità con cui i migranti vengono sottoposti alle docce antiscabbia al freddo e nudi in fila nell’attesa nel pieno mese di dicembre. Una modalità che non tiene in nessun conto la dignità delle persone».

AMNESTY – Amnesty Internazionale chiede chiarimenti urgenti al ministero dell’Interno. «I migranti che giungono in Italia, come in qualunque altro paese – premette Amnesty – necessitano di un appropriato esame medico nel loro interesse e nell’interesse del paese ricevente -si lelle in una nota-. Ciononostante, la privacy e la dignità dei migranti deve essere rispettata e a nessun migrante dovrebbe essere richiesto e tanto meno imposto di spogliarsi in pubblico». Mentre il leader della Cgil Susanna Camusso «quello che sta arrivando in queste ore da Lampedusa dimostra che non stiamo certamente davanti ad una prova di civiltà». Il video dei migranti in fila nudi per sottoporsi a una disinfestazione -aggiunge da parte sua il vice ministro dell’Interno Filippo Bubbico ritrae «una condizione inaccettabile e veramente umiliante per noi, prima ancora che frustrante che per questi esseri umani».

LA REPLICA – La cooperativa che gestisce il centro di accoglienza prova a difendersi, lamentando la carenza di personale e spazi adeguati. «Il personale medico e i volontari – si legge in una nota della cooperativa Lampedusa accoglienza- previa informativa agli ospiti circa l’alto numero di presenze nella struttura e la necessità ineludibile di essere sottoposti a trattamento medico, a tutela della propria e altrui salute, hanno predisposto, in assenza di adeguate strutture, una postazione appartata per poter effettuare i trattamenti». E ancora: «per i singoli trattamenti è stata individuata una piccola struttura chiusa su tutte le pareti all’interno della quale gli ospiti singolarmente venivano cosparsi in maniera efficace ed uniforme con un sistema di nebulizzazione del prodotto». Giustificazione che, forse, non basteranno a placare le polemiche e lo sconcerto per quelle immagini dei migranti nudi e al freddo.

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