Archive for Ottobre 11th, 2013

  • Redazione di Operai Contro, Non sono stati ancora seppelliti gli oltre 350 immigrati uccisi dai padroni e dai politici che un altro barcone affonda E’ di circa 50 morti il bilancio della nuova strage per ora, tra i quali una decina di bambini Il naufragio sarebbe avvenuto alle 17.15: un aereo militare dell’isola in ricognizione nel Canale di Sicilia ha avvistato il barcone con circa 250 migranti che hanno cominciato ad agitarsi per farsi notare. La ressa avrebbe provocato il capovolgimento dell’imbarcazione. Redazione di Operai Contro, pubblicate il mio appello ” Ai fratelli e le sorelle dell’Africa” siamo costretti […] 0

    APPELLO AI FRATELLI E LE SORELLE DELL’AFRICA

    Redazione di Operai Contro, Non sono stati ancora seppelliti gli oltre 350 immigrati uccisi dai padroni e dai politici che un altro barcone affonda E’ di circa 50 morti il bilancio della nuova strage per ora, tra i quali una decina di bambini Il naufragio sarebbe avvenuto alle 17.15: un aereo militare dell’isola in ricognizione nel Canale di Sicilia ha avvistato il barcone con circa 250 migranti che hanno cominciato ad agitarsi per farsi notare. La ressa avrebbe provocato il capovolgimento dell’imbarcazione. Redazione di Operai Contro, pubblicate il mio appello ” Ai fratelli e le sorelle dell’Africa” siamo costretti […]

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  • Redazione di Operai Contro, Questa mattina(11 ottobre 2013)  centinaia di lavoratori provenienti da tutti i siti del gruppo Italcementi hanno manifestato a Bergamo per rivendicare il rispetto degli accordi stabiliti firmati dai sindacalisti che prevedevano due anni di cassa integrazione. Una manifestazione nazionale che ha interessato le delegazioni dei 14 stabilimenti italiani del gruppo: Calusco, Rezzato, Broni, Colleferro, Matera, Samatzai, Isola delle Femmine, Sarche, Guardiaregia, Scafa, Salerno, Castrovillari, Monselice e Trieste. Una protesta provocata dall’intenzione del colosso del cemento di sospendere, per poi cessare, le attività produttive nei siti di Scafa (Pe), Monselice (Pd) e Broni (Pv) a partire […] 0

    OPERAI ITALCEMENTI, I SINDACATI VOGLIONO IL RISPETTO DEGLI ACCORDI: CASSA INTEGRAZIONE

    Redazione di Operai Contro, Questa mattina(11 ottobre 2013)  centinaia di lavoratori provenienti da tutti i siti del gruppo Italcementi hanno manifestato a Bergamo per rivendicare il rispetto degli accordi stabiliti firmati dai sindacalisti che prevedevano due anni di cassa integrazione. Una manifestazione nazionale che ha interessato le delegazioni dei 14 stabilimenti italiani del gruppo: Calusco, Rezzato, Broni, Colleferro, Matera, Samatzai, Isola delle Femmine, Sarche, Guardiaregia, Scafa, Salerno, Castrovillari, Monselice e Trieste. Una protesta provocata dall’intenzione del colosso del cemento di sospendere, per poi cessare, le attività produttive nei siti di Scafa (Pe), Monselice (Pd) e Broni (Pv) a partire […]

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  • per il dibattito riceviamo e pubblichiamo Media & quieto vivere castrano la memoria degli italiani. Soprattutto dei proletari. Un po’ di maretta hanno suscitato le ultime dichiarazioni grillesche sulla Bossi-Fini (o meglio Turco-Napolitano). Come a suo tempo avevamo detto, il razzismo è nel DNA dei grilli a due gambe. In allegato, un volantino diffuso dagli antirazzisti milanesi nel novembre 2007. d. GRILLO, POPULISMO E RAZZISMO 0

    POPULISMO E RAZZISMO

    per il dibattito riceviamo e pubblichiamo Media & quieto vivere castrano la memoria degli italiani. Soprattutto dei proletari. Un po’ di maretta hanno suscitato le ultime dichiarazioni grillesche sulla Bossi-Fini (o meglio Turco-Napolitano). Come a suo tempo avevamo detto, il razzismo è nel DNA dei grilli a due gambe. In allegato, un volantino diffuso dagli antirazzisti milanesi nel novembre 2007. d. GRILLO, POPULISMO E RAZZISMO

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  • Redazione di Operai Contro, Non si arrestano gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane nonostante la tragedia di una settimana fa a Lampedusa. La miseria e la distruzione prodotta dai capitalisti occidentali non pone alternative: se vogliono sopravvivere devono rischiare la morte nel Mediterraneo. All’ottavo giorno, il barcone della morte ha smesso di restituire cadaveri: non ci sono più corpi all’interno del peschereccio naufragato davanti a Cala Croce lo scorso 3 ottobre, non ci sono più quelle pile di uomini, donne e bambini che i sub hanno liberato uno ad uno prima di portarli via dal fondo del mare. […] 0

    Lampedusa, la strage voluta dai politici, 311 morti

    Redazione di Operai Contro, Non si arrestano gli sbarchi di migranti sulle coste siciliane nonostante la tragedia di una settimana fa a Lampedusa. La miseria e la distruzione prodotta dai capitalisti occidentali non pone alternative: se vogliono sopravvivere devono rischiare la morte nel Mediterraneo. All’ottavo giorno, il barcone della morte ha smesso di restituire cadaveri: non ci sono più corpi all’interno del peschereccio naufragato davanti a Cala Croce lo scorso 3 ottobre, non ci sono più quelle pile di uomini, donne e bambini che i sub hanno liberato uno ad uno prima di portarli via dal fondo del mare. […]

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  • Caro Direttore, dalla prima pagina del Corriere della Sera di ieri Michele Ainis dice: “dobbiamo aprire gli occhi e fare le riforme istituzionali e costituzionali”, perché a furia di deroghe, l’ordinamento italiano è in tilt, nel 2012 scoppiava con 63 mila norme deroga, e ciò – dice sempre M. Ainis – “Significa che la regola non esiste più”, defunta, insieme al principio d’eguaglianza”. Operai, se viviamo in una paese in cui “la regola non esiste più”, perché non ci mobilitiamo con lotte radicali per scrivere regole nuove che soppiantino definitivamente quelle vecchie ed il loro ordinamento? Saluti Oxervator   0

    La regola non esiste più

    Caro Direttore, dalla prima pagina del Corriere della Sera di ieri Michele Ainis dice: “dobbiamo aprire gli occhi e fare le riforme istituzionali e costituzionali”, perché a furia di deroghe, l’ordinamento italiano è in tilt, nel 2012 scoppiava con 63 mila norme deroga, e ciò – dice sempre M. Ainis – “Significa che la regola non esiste più”, defunta, insieme al principio d’eguaglianza”. Operai, se viviamo in una paese in cui “la regola non esiste più”, perché non ci mobilitiamo con lotte radicali per scrivere regole nuove che soppiantino definitivamente quelle vecchie ed il loro ordinamento? Saluti Oxervator  

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  • Redazione di Operai Contro, Un operaio – Francesco Falonardo, di 35 anni, di Alberobello (Bari) – è morto in un incidente sul lavoro avvenuto mentre stava facendo manutenzione a un nastro trasportatore all’interno della Vebad di Gioia del Colle (Bari), un’azienda specializzata nella fabbricazione di contenitori di vetro. Secondo la prima ricostruzione fatta dai Carabinieri, l’operaio potrebbe essere caduto dal nastro (probabilmente avviatosi all’improvviso) sbattendo contro uno spigolo. In Puglia: licenziamenti, cassa integrazione e morti Un operaio di bari 0

    BARI:UCCISO UN OPERAIO

    Redazione di Operai Contro, Un operaio – Francesco Falonardo, di 35 anni, di Alberobello (Bari) – è morto in un incidente sul lavoro avvenuto mentre stava facendo manutenzione a un nastro trasportatore all’interno della Vebad di Gioia del Colle (Bari), un’azienda specializzata nella fabbricazione di contenitori di vetro. Secondo la prima ricostruzione fatta dai Carabinieri, l’operaio potrebbe essere caduto dal nastro (probabilmente avviatosi all’improvviso) sbattendo contro uno spigolo. In Puglia: licenziamenti, cassa integrazione e morti Un operaio di bari

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  • Redazione di Operai Contro, Nola dista da Pomigliano pochi chilometri. A Nola c’è il tribunale. Le cause di lavoro vengono gestite da questo tribunale, comprese quelle dello stabilimento FIAT. Il tribunale di Nola è lentissimo. Sono centinaia i ricorsi degli operai che giacciono negli archivi senza soluzione. Tra questi c’è quello di Mimmo Mignano del “Comitato cassintegrati e licenziati FIAT”. Dopo diversi rinvii, la sua “causa” doveva essere discussa oggi 10 ottobre, ma è stata rinviata di “un altro anno”. Ne è nata una protesta che ha visto Mignano salire sui tetti del tribunale per denunciare questa situazione. Risultato: […] 0

    Pomigliano: “Figli e figliastri”

    Redazione di Operai Contro, Nola dista da Pomigliano pochi chilometri. A Nola c’è il tribunale. Le cause di lavoro vengono gestite da questo tribunale, comprese quelle dello stabilimento FIAT. Il tribunale di Nola è lentissimo. Sono centinaia i ricorsi degli operai che giacciono negli archivi senza soluzione. Tra questi c’è quello di Mimmo Mignano del “Comitato cassintegrati e licenziati FIAT”. Dopo diversi rinvii, la sua “causa” doveva essere discussa oggi 10 ottobre, ma è stata rinviata di “un altro anno”. Ne è nata una protesta che ha visto Mignano salire sui tetti del tribunale per denunciare questa situazione. Risultato: […]

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